Intervenire in caso di infarto cardiaco. Continua la formazione e la preparazione dei cittadini chiamati ad intervenire in attesa dei soccorsi
La Redazione – Come vivere sereni in montagna e come garantirsi le cure d’emergenza in caso di gravi patologie, anche in assenza di presidi ospedalieri: se ne discute in un convegno a Valle Agricola, sabato 6 luglio alle ore 16.00 presso la Sala Riunioni dell’Istituto Comprensivo Statale.
La proposta nasce da una collaborazione dell’Associazione CittadinanzAttiva Matese e la Pro Loco con il patrocinio dei comune di Valle Agricola, Gallo Matese e Letino. Uno dei disagi che oggi vivono le popolazioni di montagna a causa della distanza dai maggiori centri abitati dotati di svariati servizi è l’assistenza sanitaria d’emergenza che in particolari casi necessita di interventi immediati e adatti. Il convegno di sabato Montagna, salute e benessere: beni e diritti di cittadinanza da tutelare, promuovere e incentivare è stato pensato con l’obiettivo di mettere a confronto istituzioni, professionalità, cittadini per promuovere il benessere delle collettività di montagna.
Tornano spesso alla cronaca casi di pronti interventi portati a termine egregiamente da parte del servizio di emergenza 118 dell’Ospedale Civile AGP di Piedimonte Matese ma difficili da gestire a causa dei percorsi accidentati e delle distanze che intercorrono fra il capoluogo matesino e i piccoli centri: un problema che diventa rischioso per la salute e la vita dei pazienti colti da malori improvvisi. Su questo fronte più volte il comune di Valle Agricola e quelli limitrofi hanno acceso il dibattito e proposto le soluzioni. Oggi una delle migliori “partecipazioni” a tali soluzioni viene proprio dalla collaborazione con CittadinanzAttiva del Matese che nei mesi passati ha condotto presso alcune scuole e associazioni del territorio matesino delle lezioni di primo soccorso in caso di infarto cardiaco. Allenare le giovani generazioni a soluzioni immediate e adeguate è una delle possibilità di intervento in caso di necessità lì dove i tempi di attesa per i soccorsi sono più lunghi del previsto. Ma per i paesi di montagna come i nostri, CittadinanzAttiva punta anche alla formazione di cittadini disponibili a tali prestazioni d’emergenza.
Oggi i tempi di percorrenza di un’ambulanza da e verso l’Ospedale Civile AGP sono di circa 20 minuti; diversamente per i comuni più in quota: perchè un mezzo di pronto soccorso possa raggiungere Gallo Matese occorrono 50 minuti, 54 per arrivare a Letino, 45 a Valle Agricola, 1 ora per Valle Lunga (frazione di Gallo Matese), 40 per giungere a Capriati a Volturno. Troppi.
L’auspicio dei sindaci e di CittadinzAttiva, ma in particolare degli abitanti di queste comunità è che si possa collocare un’ambulanza del 118 a Prata Sannita o a Fontegreca che da qui possa raggiungere il luogo della chiamata. In attesa di opportune soluzioni si pensa al presenta e all’immediata possibilità di intervento mediante l’utilizzo di un defibrilatore semiautomatico con ecocardiogramma da usare all’occorrenza, scelta che impone impone sul territorio la formazione di persone in grado di far fronte all’emergenza. La prima ora, definita in gergo medico Golden hour è fondamentale per porre rimedi e salvare le cellule cardiache nella zona dell’infarto. Se un tempo si pensava di disporre le ambulanze di medicinali in grado di far fronte alla trombosi, oggi si pensa a tale ipotesi con più cautela a causa dei costi di tali farmaci e del monitoraggio obbligatorio sul paziente che lo assume, possibile solo presso la struttura ospedaliera.
La tavola rotonda di sabato vedrà il confronto tra istituzioni locali e personalità del mondo scientifico, così come cittadini e rappresentanti sindacali al fine di pensare insieme non solo un lontano futuro ma un concreto presente dove si tenga conto della realtà talvolta dimenticata come quella di piccoli centri matesini. Il diritto alla salute e alla vita è un diritto uguale per tutti.