A Piedimonte, dal 13 al 15 settembre poeti, scrittori e letterati da tutta Italia si racconteranno sul tema “Passaggi di umanità”
E’ ambizioso il progetto che muove il Festival dell’Erranza: fare di questo evento il crocevia di esperienze di respiro nazionale, con un volo obiettivo in comune: il viaggio nelle sue migliori e più suggestive declinazioni. Alla base dell’evento c’è un’idea che ha preso lentamente forma grazie alla condivisione di emozioni e racconti, e progetti futuri, germinati nella mente degli organizzatori. Parliamo di Salvatore Capasso, amministratore delegato della Banca Capasso Antonio Spa e di Roberto Perrotti, psicologo e scrittore. Entrambi amici da anni, decidono di mettersi insieme per un’idea che “muova” il territorio. Antonio Capasso racconta così la prima idea sul Festival dell’Erranza: “Un giorno ho incontrato Roberto in banca e tra le cose dette e raccontate, viaggi fatti e progetti da realizzare, è venuta fuori un’idea comune: organizzare un festival dedicato al viaggio e ai viaggiatori. Un festival che appassioni la nostra terra, che promuova la cultura del viaggio, che renda partecipi i giovani e che possa diventare un saldo punto di riferimento anche per le istituzioni locali. L’intenzione è di coinvolgere nel futuro più paesi con un modello di festival diffuso sul territorio. Far diventare il Festival dell’Erranza un evento annuale di respiro internazionale.Realizzare una scuola e una biblioteca del viaggio, dove sia possibile imparare a raccontare, fotografare, filmare, dipingere, con occhi diversi. Il contenitore sarà il Centro Studi e l’Auditorium che la Banca sta progettando nella sede di Alife, città bimillenaria sulla Via Francigena del Sud. Quasi un destino”. Non è la prima volta che la Banca Capasso guarda con occhio così attento al territorio. Ricordiamo tra gli ultimi eventi, le borse di studio messe a disposizione in occasione del centenario della Società.
La proposta, le ipotesi di Salvatore Capasso trovano in Roberto Perrotti le traduzioni concrete di un progetto che ormai è una certezza: “I motivi che hanno ispirato la nascita del Festival dell’Erranza – spiega Perrotti – sono simili a quelli che inducono un viandante a porsi in cammino. All’inizio la sua mente è affollata di emozioni contrastanti, ma dopo i primi passi, quando l’incedere avrà trovato il suo ritmo, le idee si saranno disposte in modo nuovo” . Questo cammino oggi si chiama “Passaggi di umanità”, filo conduttore della prima edizione della rassegna culturale in programma dal 13 al 15 settembre nel borgo antico di Piedimonte.
A garantire il lancio di questa che si configura come la prima di una serie di kermesse, la disponibilità dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Cappello.