L’artista, scrittore e viaggiatore torinese ospite della terza serata della manifestazione
“Sono andato. Armato della lampada, dei miei colori e pennelli – l’atelier tascabile –dei libri letti e amati e soprattutto della fame di Vero e di Bello, l’uno sogno e segno dell’altro.” Con queste parole, Stefano Faravelli presenta il suo lavoro di ricerca e di viaggio, alla scoperta del mondo, che fa rivivere attraverso le sue immagini, visioni incantevoli che inducono a viaggi spettacolari già solo con il pensiero.
“Il viaggio è il grande nutrimento della mia pittura”, affermazione in cui sono riposte le due grandi passioni di Faravelli, elementi imprescindibili, l’una necessità dell’altra. Infatti, fin dall’infanzia Stefano Faravelli è vissuto a contatto con la natura, gli animali, poi subito l’amore per la pittura e il disegno e insieme per il mondo Orientale, suo libro preferito è “Ghirlande d’Iran” un’antologia di miniature persiane. Del resto, la sua ispirazione artistica è il viaggio stesso, le letture preferite di Stefano Faravelli sono enciclopedie, atlanti e manuali di zoologia. Oltre all’Accademia di Belle Arti di Torino, frequenta l’istituto di orientalistica dove si laurea con una tesi in filosofia morale. La vocazione di peintre-savant lo spinge presto verso i carnet di viaggio. Nel 1994 esce Sindh. Quaderno indiano. Al primo ne seguiranno altri su Cina, Mali, india, Egitto (Ed. EDT). Dal 1987 al 1997 collabora come scenografo, pittore e creatore di marionette col Teatro dei Sensibili. È visiting professor dell’USI, Università della Svizzera Italiana, e della Scuola Holden di Torino. Intensa la sua attività espositiva in Italia e all’estero come pittore. Le sue sono fini e delicate opere, preziosità uniche, testimonianze di riflessioni, memorie, anche fantasie. Talvolta misteriosi segni, i quali stuzzicano l’immaginazione, smuovono la nostra anima e ci conducono verso mondi nuovi, alla scoperta di ciò che c’è di più bello, dove talvolta anche l’impossibile diventa una stupenda realtà. Questa, l’erranza senza fine di Stefano Faravelli.
A pochi giorni dall’inizio del festival, ecco, di seguito, il programma della manifestazione
13 settembre
Ore 17.30 Apertura
Ore 18.00 Marco Guzzi, poeta e filosofo, Passaggi di umanità
Ore 19.30 Manlio Santanelli, drammaturgo, Le vie carovaniere dell’anima
Ore 20.30 Antonello Cossia, attore, Solo andata di Erri De Luca, Recita
14 settembre
Ore 18.00 Emanuele Trevi, scrittore, Le vie del nomadismo
Ore 19.00 Davide Gandini, scrittore, La dritta via era smarrita
Ore 20.00 Duccio Demetrio, filosofo, Passaggi sulla terra offesa
Ore 21.00 Riccardo Ceres, cantautore, Se non si parte non si riparte, con la straordinaria partecipazione di Metropolis Duo
15 settembre
Ore 18.00 Nando Vitali, Carla D’Alessio scrittori, Scritture in transito
Ore 19.00 Stefano Faravelli, viaggiatore e scrittore, Il viaggiatore osmotico
Ore 20.00 Giorgio Serafino, viaggiatore e scrittore, Sulla route 66
Ore 21.00 Eugenio Bennato, cantautore, Attraverso il Mediterraneo, In duo con Ezio Lambiase
Gli ospiti saranno introdotti da:
Barbara Rossi Prudente, regista (sito web)
Caterina Di Matteo, attrice
Alberico Bojano, storico (sito web)
Natalino Russo, giornalista e scrittore (sito web)