Christian Morgenstern e Gaetano D’Alessio: quando poesia e arte visiva nascono per incontrarsi
di Francesca Costantino
“Se tu sapessi come si altera il tuo viso,
quando nello sguardo calmo e puro
che ti lega a me
all’improvviso ti perdi e ti allontani!
Come un paesaggio luminoso che si oscura,
mi escludi da te.
Allora io aspetto. In silenzio attendo,
a volte per lungo tempo.
Se fossi umano, come te,
il mio amore trascurato diventerebbe dolore mortale.
Ma una pazienza infinita mi è stata donata dal Padre
E con fede incrollabile attendo il momento
In cui vorrai ritornare a me.
E questo lieve rimprovero, lo capirai,
non è un rimprovero, ma un messaggio discreto.”
È questa una profonda e personale meditazione dello scrittore e poeta tedesco Christian Morgenstern, nato a Monaco di Baviera nel 1871 e scomparso a Merano nel 1914. In alcune sue liriche che sono colme di misticismo e forte spiritualità, il poeta prende coscienza di una presenza, e con essa intesse un dialogo, così umano e carnale, da apparire reale e immediato. Questa figura è un angelo, anzi il suo. È il suo custode, parola il cui originario e significativo etimo rimanda all’atto del COPRIRE ciò che è prezioso, del difenderlo e averne cura.
Cercavo da tempo un’immagine, che potesse essere rispondenza visiva del meraviglioso brano sopracitato, in cui è proprio l’angelo a custodire la bellezza e luminosità di un’anima, spesso, anzi troppo spesso, reclusa entro il buio del materico corpo. Cercavo un’espressione che potesse trasmettere la pazienza, la fiducia, la certezza dell’unico messaggio di senso, donato incondizionatamente, nonostante sia, talvolta, allontanato e rifiutato: l’amore divino.
L’ho trovata e ve la mostro con orgoglio e tanta gratitudine per la condivisione offerta dal suo autore.
È l’opera di un geniale e pregevole artista a noi contemporaneo: Gaetano D’Alessio.
Un disegno a matita su carta del 1991, che mostra in primissimo piano un angelo custode, dai lineamenti dolci ed armonici, ma dall’intimo ed intenso sguardo. Un’espressione che indaga, senza invasione; che mostra attesa, senza pretendere immediata risposta;che ispira integrale ed illimitata protezione, anche non richiesta; che preserva il cupo dolore di un allontanamento,sapendo che sarà un luminoso ritorno.
Non oso aggiungere altro. Tuttavia, anche solo oggi, vi propongo due soli istanti di silenzio. Nell’uno incrocerete il suo amorevole sguardo; nell’altro, di sicuro, ne ascolterete la voce.
L’espressione angelica che traspare dal volto artistico e l’armonia che si sprigiona dai versi ti sollevano dal mondo e ti spostano in una sfera nuova.