Storie di arresti e di disagi. Tutto il mondo è paese
La Redazione – Ci giunge il Comunicato della Compagnia Carabinieri di Isernia: i dati riguardano gli accertamenti effettuati nel fine settimana appena trascorso. Regolari controlli che tuttavia hanno fatto denunciare alla Prefettura le irregolarità di diversi conducenti d’auto, tra cui la guida in stato di ebrezza. Fa riflettere però la denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti di ben 9 giovani di età compresa tra i 22 e i 29 anni. Numeri che riferiti ad una città, rientrerebbero nelle media, ma che sorprendono proprio perchè si tratta di giovanissimi, “aggrappati” al fine settimana da sballo di una piccola provincia del Sud. Una vicenda che riproduce su più larga scala identiche situazioni pur contenute nei numeri, dei week end dei piccoli paesi. E’ sempre vero che la causa di tanto disagio sia da attribuire ai servizi che non ci sono, ai luoghi di ritrovo che mancano? Certo che no, se il ritrovo di ciascuno sia prima di tutto nell’anima. Entusiasmi o disagi eccessivi che difficilmente si ancorano a delle certezze, rischiano talvolta di degenerare – anche nella quotidianità scolastica – in forme di violenza contro se stessi. Perchè questa storia altro non è che violenza contro se stessi.
E’ una riflessione ad alta voce che chiama in causa le menti più aperte e a più livelli. Occorre suscitare intelligenza, maturità, menti pensanti che rompano con la tradizione di un “io” acceso solo dagli istinti di gioventù che talvolta ce l’ha con il mondo intero. Perchè in realtà il cuore dei giovani è molto di più. Se il mondo adulto tirasse su le maniche e prendesse per mano quei tanti ragazzi! Basterebbe il silenzio, purchè ci sia una mano che li conduca per strada, oppure ogni tanto scelga di “tuffarsi” in quel fosso insieme a loro e con forza li rilanci su, sulla via….