Mons. Valentino Di Cerbo: “Desidero che questo evento venga vissuto dai singoli fedeli e dalle comunità come momento di grazia, occasione di rinnovamento e di rilancio della loro missione sul territorio”.
Il 1 dicembre a Castel Campagnano riflessione congiunta di parroci, sindaci, autorità militari, dirigenti scolastici, catechisti, associazioni e movimenti
La Redazione – Con la festa di Santo Stefano Menecillo, lo scorso 29 ottobre, ha avuto ufficialmente inizio la Visita pastorale per la forania di Caiazzo (Alvignano, Caiazzo, Castel Campagnano, Ruviano), dopo che Mons. Valentino Di Cerbo già il 14 ottobre in Cattedrale ad Alife annunciava all’intera Diocesi l’inizio di questo importante momento di grazia per il territorio di Alife-Caiazzo. La visita, così come indicato nel testo Riflessioni sulla Visita Pastorale consegnato agli operatori pastorali (consultabile qui), prevede tre fasi: l’ascolto,la verifica e l’incontro con il Vescovo.
La forania di Caiazzo nelle prossime settimane sarà coinvolta nella I fase, quella dell’ascolto “di Dio e del territorio”. Questo momento inizierà con il ritiro spirituale dei sacerdoti della forania programmato per lunedì 18 novembre, nel frattempo si riuniranno le Assemblee parrocchiali che “dovranno esaminare con sguardo di fede la relazione preparata dalla Segreteria della Visita sulla base dell’indagine promossa da Mons.Farina, (aggiornata dal parroco, sentite le Autorità locali) perchè sia corretta ed integrata” (Cfr. Valentino Di Cerbo, Riflessioni sulla Visita Pastorale).
Infine, il Convegno: il momento di un confronto attivo tra laici impegnati, associazioni dedite al sociale, Sindaci, Autorità militari e Dirigenti Scolastici di quel territorio. Il Convegno della forania di Caiazzo si terrà domenica 1 dicembre, alle 15.30 presso il centro L’Oasi di Castel Campagnano.
Uno scambio di pareri, ma soprattutto di proposte. Attese e proposte da entrambe le parti, confronti sui temi e le emergenze che riguardano il territorio: mondo giovanile e povertà rappresentano le realtà su cui puntare i riflettori ed individuare per esse strategie comuni. Il mondo della disabilità e dei servizi al cittadino, dell’assistenza sanitaria, della formazione scolastica sono ulteriori piste da percorrere perché nessuno sia escluso dall’attenzione e dalla premura delle Istituzioni, laiche ed ecclesiali.Nei comuni della Diocesi di Alife-Caiazzo, si sperimenta ormai da tempo la costruttiva collaborazione tra associazioni laiche ed ecclesiali, tra istituzioni di vari livelli, per cui la possibilità di percorrere vie comuni per far fronte ad emergenze o lanciare iniziative non rappresenta ad oggi alcun ostacolo.
La formula di piccole assemblee a cui prendono parte uomini e donne di una certa area geografica del territorio, caratterizzata da tradizioni e contesti sociali simili tra loro, si presenta quale possibilità di laboratorio formativo e progettuale. Un anno fa, dal Convegno diocesano (Dalla memoria alla testimonianza. La Chiesa di Dio che è in Alife-Caiazzo “germe e inizio del Regno” nel territorio Lg 5) emergeva, tra le tante esigenze della Chiesa locale, quella di un più frequente dialogo con il territorio; o meglio, una più frequente indagine “a quattro mani” sul territorio, dove parroci, amministratori politici, dirigenti scolastici, catechisti, e rappresentanti della sicurezza sul territorio possano fotografare lo stato delle cose ed immaginare per ciascun membro di queste comunità una dignità rinnovata o un futuro più sereno, caratterizzato se non altro da uno stile di vicinanza e prossimità.