Felici evangelizzatori del Vangelo. Questo chiede Francesco nel nuovo documento donato alla Chiesa
“Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice e opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata”. È l’inizio dell’Evangelii Gaudium (scarica la versione integrale), l’esortazione apostolica sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale, in cui il Papa ricorda che “la gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù” e rappresenta il migliore antidoto a “peccato, tristezza, vuoto interiore, isolamento”. Al centro del nuovo documento, l’idea di un Dio che “non si stanca mai di perdonare”, mentre “siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordia”. Dio “torna a caricarci sulle sue spalle una volta dopo l’altra”, “ci permette di alzare la testa e ricominciare, con una tenerezza che mai ci delude e che sempre può restituirci la gioia”. E il cristiano deve entrare “in questo fiume di gioia”. No, dunque a “cristiani che sembrano avere uno stile di Quaresima senza Pasqua”: “un evangelizzatore non dovrebbe avere costantemente la faccia da funerale”; scrive il Papa auspicando che il nostro tempo possa “ricevere la Buona Novella non da evangelizzatori tristi e scoraggiati, impazienti e ansiosi, ma da ministri del Vangelo la cui vita irradi fervore”.
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