Da San Gregorio Armeno ad Alife e Piedimonte. Con Marcellino Angelillo in visita ai più bei presepi della tradizione napoletana
La Redazione – La Tv d’oltre alpe ha nuovamente bussato alla porta di Marcellino Angelillo, promotore e cultore d’arte, che ormai da decenni dedica impegno e risorse ler la conservazione e la promozione dell’arte nella nostra terra. Da sempre Angelillo coltiva la passione per il presepe napoletano, per i significati simbolici che esso racchiude, per la realizzazione di taluni manufatti essenziali per questo tipo di scene, tanto da diventare valido collaboratore e consulente della nota bottega d’arte presepiale di San Gregorio Armeno, Ferrigno.
E proprio dalla storica e affollata strada napoletana è partita ieri l’intensa giornata di riprese televisive di TeleFrance 1, il primo canale francese, che ogni domenica, nella trasmissione Sept à ouit dedica ben due ore ai temi di attualità. Il 22 dicembre il programma manderà in onda uno speciale sul Natale, e quindi sul presepe napoletano. Ancora una volta Marcellino Angelillo è stato contattato (dopo altri programmi francesi e giapponesi), per raccontare la storia del presepe napoletano, e descrivere la sua esperienza di “artista dei presepi”: la scelta dei personaggi sulla scena, gli scorci, ogni elemento decorativo, nei presepi di Angelillo, fa riferimento contemporaneamente alla storia di Cristo e degli uomini. Le sue realizzazioni sono insieme divino e umano perfettamente innestati nella tradizione storica dei luoghi che egli sceglie di realizzare.
Infatti, dopo le riprese a San Gregorio Armeno, la troupe si è spostata ad Alife, città di Angelillo, per un attento studio del presepe custodito in Cattedrale e di quello realizzato da poco presso la parrocchia di Ave Gratia Plena a Piedimonte Matese: entrambi realizzati alla maniera napoletana senza escludere elementi della vita quotidiana locale fatta di luoghi e persone, strade, case, mestieri della tradizione locale. Ripercorrere la storia ed esaltarne i valori intrinseci, promuoverla, ma soprattutto renderla fruibile: è questo il sogno che di continuo muove l’arte di Marcellino Angelillo.