La Redazione – Fuga ogni dubbio su eventuali chiusure o ridimensionamenti del presidio ospedaliero di Piedimonte il Direttore Generale dell’Asl Ce Paolo Menduni, rimarcando, al contrario, il ruolo cardinale rivestito dalla struttura matesina per la sanità provinciale e regionale.
Ascoltato a margine dell’inaugurazione della nuova Tac, Menduni ci conferma, così come poi ha ribadito durante la sequela di interventi illustri, che l’ospedale resta “un pilastro importante della provincia, tra i pochi che hanno i numeri per sopravvivere. Mentre ci sono i pessimisti che ne paventano la chiusura, posso dire che ci stiamo impegnando per il contrario, la Tac è un piccolo passo ma fondamentale, l’abbiamo presa solo per Piedimonte di questo livello tecnologico (64 strati) così da servire anche l’unità coronarica“.
Il Direttore Generale ha parlato di attenzioni notevoli, impegni e progetti per riportare l’ospedale ai fasti di un tempo, per poi ricordare i piccoli investimenti che l’Asl ha fatto nonostante l’esiguità di risorse a disposizione, come la bonifica dell’amianto all’esterno dell’edificio e gli adeguamenti in materia di sicurezza. “Arriveranno presto 25 posti letto elettrici per chirurgia“, ha aggiunto Menduni.
Riferimenti, come ci si aspettava, anche per il reparto di urologia, sotto l’occhio mediatico da qualche settimana per via della carenza di personale. “Abbiamo fatto un avviso per la mobilità intraregionale ma nessuno ha risposto, faremo sicuramente concorsi per trovare professionisti, e non solo per urologia, si cui sono molto fiducioso“.
Parlando della futura “apertura all’esterno” della Tac anche per i non pazienti dell’ospedale, il Direttore Generale ci ha voluto ricordare che è già attivo sul territorio il sistema di teleradiologia, che mette in connessione telematica tutte le radiologie della provincia per diagnosi a distanza, qualora fosse necessario.
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