Home Arte e Cultura Alife. Un presepe vivente con effetti speciali

Alife. Un presepe vivente con effetti speciali

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I fedeli della parrocchia di San Michele Arcangelo hanno messo in scena il tradizionale presepe vivente ma con un qualcosa in più

1526160_10202983698063502_1437162067_nAldo Meola – La tradizione del Natale torna ad affascinare le comunità diocesane, offrendo sorprese sempre più gradite. La comunità di San Michele Arcangelo, laboriosa e sempre partecipe nelle attività parrocchiali, ha dato luogo ancora una volta ad una rappresentazione tradizionale del Natale. Quest’anno si è trattato del presepe vivente, un’usanza tipica delle nostre zone. A San Michele però, è sempre tutto più “originale”. Ebbene, all’interno del salone parrocchiale, spazio relativamente piccolo per ospitare tale evento, è stata allestita l’intera locazione del viaggio di Maria e Giuseppe; il tutto curato nei minimi dettagli. L’entrata a gruppi di 15 persone, è stata guidata dalla voce narrante di sottofondo e dal parroco Don Stefano Pastore in persona, anche lui in veste di Re della Galilea. Tutti gli attori, scelti tra i ragazzi del gruppo dei Giovanissimi della parrocchia, si sono immedesimati alla perfezione nelle loro parti. Osti, falegnami, panettieri, Magi, ancelle, angeli e pastori, hanno fatto da cornice ad un dipinto vivente mozzafiato. Una pecora, un asino e un bue hanno preso parte contemporaneamente alla rappresentazione, portando avanti il loro compito per tutte e tre le serate. Meglio ancora ha fatto il piccolo Domenico, in veste di Gesù Bambino, il quale con occhi pieni di stupore, ha fatto commuovere tanti visitatori. Non da sottovalutare inoltre, è stato l’insieme degli effetti speciali, un mutare di colori e luci, dettagliatamente riuscito. Il Natale ha fatto ancora una volta un dono dal valore inestimabile, donando a questa gente la possibilità di vivere in poche ma intense scene, il percorso d’amore più importante della storia. L’ennesimo esempio di “amicizia” dato da questa piccola comunità, guidata da pochi mesi da Don Stefano. Il tutto si è concluso con un momento di rinfresco per i visitatori, i quali hanno potuto gustare alcune specialità culinarie locali.

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