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Caiazzo. La Visita pastorale alla parrocchia di San Nicola "si muove" con entusiasmo e buoni propositi

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In visita alla Casa famiglia Arcobaleno, poi confronto con la Caritas: l’incontro tra il Vescovo e la comunità prende forma e pone le basi per una più chiara lettura del territorio

La Redazione – Mons. Valentino Di Cerbo ha iniziato la visita pastorale presso la parrocchia di  San Nicola De Figulis in Caiazzo. Il suo primo incontro con la comunità è stato un momento assembleare in cui più voci della parrocchia hanno raccontato di sè, della propria esperienza di gruppo o personale all’interno della comunità e del servizio svolto in essa. Un momento dinamico e costruttivo, in cui è stato semplice far memoria delle vicende umane e pastorali della piccola realtà di San Nicola: personaggi, volti, esperienze che hanno dedicato alla piccola – quanto estesa –  parrocchia tempo, attenzione, passione. Circa cento i partecipanti al primo incontro con il Vescovo, mentre a partire da ieri sera, come programmato dal parroco don Giovanni Fusco con il Consiglio pastorale, S.E. Mons. Valentino Di Cerbo ha incontrato ed incontrerà “picooli gruppi” per facilitare il confronto, il dialogo, ma soprattutto l’edificazione del “nuovo che avanza”.
IMG_6203Nel pomeriggio di ieri il vescovo ha visitato la “Casa famiglia Arcobaleno”: “Un’esperienza umana viva, arricchente – ha detto il Pastore; un segno silenzioso ma efficace, un seme di bontà che arricchisce il territorio”. L’incontro in parrocchia durante la serata ha visto il confronto del Vescovo con il Comitato che cura la festa della Madonna del Rosario (I domenica di ottobre), la Caritas e il Consiglio per gli affari economici. Ai presenti Mons.Valentino Di Cerbo ha chiesto partecipazione concreta e diretta nelle vicende della parrocchia, perchè non sia il parroco, da solo, a gestire e decidere per la comunità, ma possa contare sull’aiuto e la responsabilità di adulti e giovani che abbiano a cuore la vita della parrocchia.
Uno dei problemi posti all’attenzione del Vescovo è stato quello economico: i bilanci della parrocchia – come quello di tutte le altre della Diocesi – è appena sufficiente a sostenere le spese di manutenzione ordinaria e garantire piccole opere di carità per la famiglie indigenti. Un “andamento” che inevitabilmente riflette quello dell’ente Diocesi.
IMG_6206A questa fatica e ai tanti sacrifici “in corso” il Vescovo ha invitato a guardare con serenità e fiducia per il ruolo sociale e culturale e caritativo che tuttavia svolgono le chiese. Molte domande tra il Vescovo e i presenti: la modalità di raccolta delle offerte per la festa parrocchiale, la distribuzione delle offerte ai bisognosi, l’organizzazione delle attività pastorali in genere. Un’attenzione particolare il Vescovo ha voluto dedicare al lavoro del comitato festa con un pensiero che ormai ritorna di frequente nelle parole di mons. Di Cerbo: devolvere un piccolo contributo delle raccolte per un segno di carità e offrire – in occasione del momento “di piazza” – ai giovani talenti del territorio la possibilità di esibire i doni e le capacità di cui possono e possiamo andare fieri.

1 COMMENTO

  1. L’articolo è stato molto interessante, credo tuttavia che i ” momenti ” di piazza andrebbero lasciati alle piazze e per altri eventi, non certo per le nostre feste che “dovrebbero” essere prettamente parrocchiali e rispecchiare quelli che sono i valori e le direttive della CEI,
    Grazie

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