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Terremoto Matese. L’intervista di Clarus mensile ad Alberto Michelini, direttore dell’INGV

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Clarus intervista il direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Alberto Michelini, che ci spiega qualcosa sul terremoto nel Matese

terremoto matese clarus mensileLa Redazione | In queste ore è in stampa il numero di gennaio di Clarus mensile con un report del terremoto che ha colpito il Matese il 29 dicembre. Le foto dei danni, ma soprattutto le immagini dei volontari e Vigili del Fuoco che in quelle difficili ore, e nei giorni seguenti, si sono adoperati per la sicurezza dei cittadini e delle case. Sulle nostre pagine, che sfoglierete tra un paio di giorni, l’intervista ad Alberto Michelini, direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che attraverso un sito e un blog costantemente aggiornati abbiamo imparato a seguire su internet con puntualità.
Vi riportiamo un estratto della chiacchierata avuta con lui. Nei prossimi giorni pubblicheremo anche on line le pagine di Clarus mensile dedicate al sisma.

pallino-neroCosa ha determinato il terremoto nell’area del Matese?
Il terremoto si è verificato su una faglia diretta (o normale) le cui caratteristiche geometriche riflettono i movimenti tettonici di tipo estensivo che caratterizzano la zona come pure gran parte della catena appenninica.

terremoto matese clarus mensileSi tratta di una faglia ben conosciuta o non ancora catalogata?
Premetto che noi geofisici/sismologi non abbiamo accesso diretto alle faglie in profondità e quindi ci è impossibile stabilire con certezza dove esse siano. La maggior parte delle volte estrapoliamo la posizione delle faglie da dove si pongono i terremoti. Nel caso specifico, i terremoti sono ubicati pressappoco dove si è concentrata l’attività sismica di fondo dal 2005 – anno in cui la Rete Sismica Nazionale è stata aggiornata ed infittita a scala nazionale fornendo quindi dati di maggiore qualità.terremoto matese clarus mensile

terremoto matese clarus mensileQuanto questo evento sismico rientra in quelli appartenenti alle serie storiche altamente distruttivi del 1456, 1688, 1805? Si può affermare che questo sisma era quello atteso nell’ambito a parti re da questa serie?
Purtroppo è difficile dettagliare su eventi sismici che si sono verificati molto tempo fa e di cui abbiamo solo poche notizie storiche. Quello che sappiamo però dai documenti rinvenuti è che l’area in generale è stata colpita più volte da sismi intorno e anche superiori a magnitudo 7 e quindi un forte terremoto nell’area è possibile e certamente prima o poi si verificherà. Purtroppo allo stadio attuale delle nostre conoscenze non possiamo assolutamente dire quando. Tuttavia, la migliore maniera per “difendersi” dai terremoti non è prevederli, ma fare prevenzione e cioè, per esempio, rispettare le norme basate sulla mappa di pericolosità sismica che è una legge dello stato (http://zonesismiche.mi.ingv.it).

terremoto matese clarus mensileEsiste una correlazione con i recenti eventi sismici nell’Umbria? Quali differenze con quello dell’Aquila?
Non esiste una correlazione con i terremoti in Umbria e neppure con quello dell’Aquila a parte che entrambe queste zone (come pure il Matese) si trovano in Appennino e sono soggette ad uno  stile tettonico estensionale caratterizzato da faglie “normali”come gia’ si diceva.

terremoto matese clarus mensileIn base alle serie storiche, qual è la massima magnitudo che ci sipuò attendere nella zona del Matese?
Nella zona si possono verificare terremoti intorno a magnitudo 7.

terremoto matese clarus mensileIn che misura la natura del suolo nelle diverse zone di Castello, di Piedimonte Matese e della valle del Volturno può aver influenzato gli effetti. Che varietà di morfologia del suolo esiste nella zona del Matese?
Le condizioni locali del suolo e la topografia possono amplificare il campo d’onda generato dai terremoti, ma è di norma difficile quantificare il livello di amplificazione.

terremoto matese clarus mensileL’evoluzione dell’evento fa presupporre che il fenomeno sia in via di esaurimento o ci si deve attendere qualche altra scossa di intensità paragonabile?
La sequenza sta diminuendo in numero di terremoti e di magnitudo massima come di norma si verifica a seguito di un evento principale come quello di M4.9 del 29 dicembre. Tuttavia ci si possono aspettare sicuramente degli eventi più forti.

terremoto matese clarus mensileSi parla sempre di prevenzione. Posto che non è possibile prevedere i terremoti, quali tipi di strategie e misure si possono individuare ed attuare per mitigare i danni alle strutture e alle persone?
Non sono un ingegnere civile e quindi di norme costruttive ne so effettivamente poco, reputo comunque che la soluzione sia l’osservanza delle norme costruttive.

terremoto matese clarus mensileAttualmente, le mappe di rischio sismico sono redatte in base alla macrozonazione. E’ fattibile ed utile l’attuazione della microzonazione sismica nel territorio matesino? Qual è lo status di tale mappatura in Campania ed in particolare nel territorio matesino? E’ competenza dei comuni o di chi altro predisporre studi di microzonazione?
Nella regione Campania è in vigore una delibera della giunta regionale del 2002 sulla classificazione sismica che appare non completamente in linea con la normativa a scala nazionale. E’ bene tuttavia ricordare quanto viene riportato sul tema dal dipartimento della Protezione Civile: “Dal 1 luglio 2009 con l’entrata in vigore delle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008, per ogni costruzione ci si deve riferire ad una accelerazione di riferimento “propria” individuata sulla base delle coordinate geografiche dell’area di progetto e in funzione della  vita nominaledell’opera. Un valore di pericolosità di base, dunque, definito per ogni punto del territorio nazionale, su una maglia quadrata di 5 km di lato, indipendentemente dai confini amministrativi comunali.” (http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/classificazione.wp).

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