Il 1 febbraio, in occasione dell’Open Day, l’ITIS di Piedimonte apre le porte anche al Presidente della Provincia. Guardare per credere: “solo così – sperano gli studenti – forse ci sarà una maggiore attenzione nei nostri confronti”
Con una lettera aperta al Presidente della Provincia, Domenico Zinzi, gli studenti e i docenti dell’Istituto Tecnico Industriale di Piedimonte Matese, chiedono attenzione, rispetto e vicinanza per una situazione divenuta ormai insostenibile. Da anni, la scuola necessita di riparazioni e manutenzioni (anche ordinarie) che la Provincia non garantisce più. Le avverse condizioni meteo dello scorso autunno hanno inferto un duro colpo alla struttura: gli studenti e i loro professori fanno lezione tra le pozzanghere d’aqua, senza considerare il ridotto orario di accensione dell’impianto termico. A questo si aggiunge il recente disagio causato dal terremoto del 29 dicembre che ha reso inagibile l’Istituto Agrario di Piedimonte e reso necessario il trasferimento delle classi presso l’Industriale, essendo le due scuole un’unica realtà.
Oggetto: Open day ISISS Piedimonte Matese, lettera-invito al Presidente della Provincia, dott. Domenico Zinzi
Gentilissimo Presidente,
Le scriviamo innanzitutto per invitarLa a visitare il nostro Istituto, magari il 1° febbraio, giorno in cui abbiamo fissato l’Open Day. Abbiamo deciso di scriverLe perché non possiamo e non vogliamo più tacere davanti ad una situazione che è sotto gli occhi di tutti e non vogliamo che il nostro senso del dovere e la nostra professionalità vengano scambiati per vocazione al martirio o, peggio, per dabbenaggine.
Da due mesi il nostro Istituto è sotto i riflettori della stampa locale, prima per la motivata e civile protesta degli alunni per le condizioni in cui è stato abbandonato l’edificio in cui ha sede l’ITI e poi perché dal 7 gennaio u.s., sono stati spostati presso la sede ITI (è stato detto “temporaneamente”) anche gli Uffici e 200 alunni dell’Istituto Agrario, dichiarato inagibile per i danni riportati a causa del terremoto che ha colpito le nostre zone. Tutta l’attenzione che ci è stata riservata in questi mesi dall’Amministrazione comunale di Piedimonte Matese, dall’ASL e dagli organi di stampa, non ha tuttavia, minimamente scalfito la noncuranza (dovremmo dire l’assoluto disinteresse) dell’Amministrazione provinciale nei confronti di questa Scuola. Come certamente saprà l’ITAS è l’unica scuola chiusa a seguito del sisma del 29 dicembre, considerata l’utenza ci saremmo aspettate risposte tempestive, che la Provincia sapesse come affrontare un’emergenza, che riunisse tutti intorno ad un tavolo e che sciogliesse la seduta solo quando tutti i problemi fossero stati affrontati e risolti. Davvero si può pensare che ad un mese dall’accaduto tutto si possa considerare risolto con la sola zeppatura di un tramezzo incrinato dal sisma nella sede ITI? Ma il problema vero non è questo Presidente, per le infiltrazioni d’acqua dalle coperture dell’ITI dovute a lavori eseguiti male e segnalate con una infinità di comunicazioni dal Dirigente Scolastico è stato disposto qualche intervento? · E’ stato dato seguito alle prescrizioni dell’ASL di settembre u. s.?
E’ stato ripristinato il manto di copertura dei laboratori dell’ITI che il vento ha fatto volare via a novembre? E gli interventi risolutivi prospettati alla delegazione costituita dal D.S., da genitori, studenti e docenti ricevuta in Provincia l’11 dicembre u.s., ad oggi, sono stati portati a termine? Quando ha dichiarato di aver “trovato la soluzione per garantire il diritto allo studio degli alunni di un Istituto” si riferiva alla nuova sede per l’ITAS, data per certa anche a mezzo stampa in occasione della Sua visita a sorpresa il giorno 30 dicembre u. s.? Lo sa che da queste parti si dice che su San Giuseppe Nuovo non è stato ancora effettuato il sopralluogo per verificarne l’agibilità, che non c’è ancora nessun accordo con i legittimi proprietari, che di tutte le utenze indispensabili nemmeno a parlarne, ecc.? Lo sa che la linea adsl e telefonica per gli Uffici non è stata ancora trasferita presso l’attuale dislocazione? E ancora, è stato dato seguito alla prescrizioni dell’ASL del 16 gennaio 2014? E infine, la Provincia sposerà il progetto sui grani antichi che completa l’Esposizione permanente delle macchine agricole d’epoca di un Istituto Agrario o gli interessi di un privato cittadino di Alife che occupa abusivamente i terreni di via Fontanelle ad Alife detenuti dall’ITAS da ben 37 anni? Presidente, venga a rassicurarci, venga a smentire queste voci, a tranquillizzare alunni e famiglie. Da parte nostra possiamo affermare serenamente e con orgoglio, visto che certa stampa ha preferito i titoloni sensazionali alla verità della vita quotidiana, che, seppure con grande disagio, continuiamo a svolgere regolarmente le attività didattiche necessarie a garantire la formazione degli allievi di un istituto tecnico. Dobbiamo, per questo, rendere merito al senso civico dei nostri alunni, che ogni giorno sono presenti a scuola, dando una grande lezione di dignità e senso del dovere a tutti, soprattutto a chi dovrebbe garantire loro una struttura sicura ed accogliente. Presidente, ci auguriamo che accolga il nostro invito, non per noi, ma per i nostri alunni, ai quali continuiamo a dire che devono aver fiducia nello Stato e nelle Istituzioni e che devono prepararsi perché saranno i cittadini di domani e il nostro Paese ha bisogno di loro. Non deludiamoli ancora una volta, sarà anche l’occasione per rendersi conto, finalmente di persona, della nostra situazione e intervenire di conseguenza. Cordialità, La aspettiamo sabato primo di febbraio. Il Dirigente Scolastico i docenti e il personale ATA dell’ISISS Piedimonte Matese.