Ieri una giornata in memoria di don Biagio Mugione, il parroco trucidato dai tedeschi in ritirata
La Redazione – In occasione del centenario della nascita di Don Biagio Mugione, il sacerdote originario di Cardito ma parroco ad Alvignano durante la seconda guerra mondiale, i 2 comuni legati alla figura del prete in maniera profonda, hanno siglato un Gemellaggio di Pace, Amicizia e Solidarietà. Il motivo di tanta vicinanza a don Biagio Mugione si deve non solo all’umanità, al servizio, alla vicinanza per “la sua gente” che il giovane sacerdote ebbe in vita, ma anche per il sacrificio umano che gli toccò in sorte: durante la ritirata dei tedeschi, don Biagio aveva raggiunto la famiglia allora residente a Dragoni; appurato che la “sua” chiesa, quella di San Sebastiano in Alvignano, era stata minata dalle truppe dei nemici, vestiti gli abiti sacerdotali, fece ritorno ad Alvignano per accertare lo stato delle cose. Purtroppo non riuscì a raggiungere mai la chiesa, perchè lungo il cammino si imbattè nel gruppo dei soldati in ritirata. Il suo cadavere fu rinvenuto dopo alcuni giorni nei pressi di Palazzo Palmieri in località San Marco a Dragoni.
Il Comune e la parrocchia di Alvignano, puntualmente lo ricordano durante le celebrazioni o in momenti di approfondimento culturali sui terribili fatti che riguardarono il territorio in occasione della ritirata dei tedeschi. Un anno fa l’Amministrazione comunale, su impulso dell’Assessore alla Cultura Franco La Vecchia, gli ha intitolato una strada.
Il gemellaggio di ieri, per l’intera giornata ha interessato le comunità di Cardito e Alvignano: in mattinata, dal Santuario di San Biagio della cittadina in provincia di Napoli sono partiti due gruppi di ciclisti e motociclisti (Cicloclub CMV Italia; Motoclub Napolinord V. Mugione e Amici del Sabato Notte) alla volta di Alvignano; qui in Piazza Monumento, dove ha sede la chiesa parrocchiale di San Sebastiano e dove don Biagio fu parroco, sono stati accolti dall’Amministrazione comunale, dalla Pro Loco e dal parroco don Emilio Meola.
Un momento di ricordo in onore del caro sacerdote, poi la visita alla chiesa, la sosta in via Don Biagio Mugione e poi la ripartenza. Nel pomeriggio da Alvignano, un nutrito gruppo di cittadini è partito alla volta di Cardito: qui presso il Santuario di San Biagio, Mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, ha presieduto la celebrazione eucaristica, alla presenza di un gran numero di fedeli e dei familiari del compianto sacerdote. Tra i saluti e lo scambio di riconoscimenti tra le locali autorità, anche il ringraziamento del parroco di Alvignano: “E’ per me motivo di gioia ma anche di profonda commozione concelebrare in questo Santuario, che ha visto muovere i primi passi, nella vita battesimale e in quella presbiterale, del carissimo don Biagio.
Avevo pressappoco la sua stessa età quando nel 1992 fui nominato parroco della parrocchia di San Sebastiano in Alvignano. Credo che don Biagio fu tra le prime persone che ebbi a conoscere, soprattutto da coloro che ne avevano conosciuto e apprezzato le qualità umane, culturali e spirituali. Qualità che egli mise subito al servizio di coloro che il Signore nella persona del Vescovo aveva voluto affidargli. Nei pochi anni al servizio della nostra Parrocchia riuscì a farsi amare e seguire, incarnando la figura del “buon Pastore” pronto e capace a dare la vita per il suo gregge. Purtroppo la ferocia e la violenza gratuita della guerra pose fine alla sua giovane esistenza. Oggi il vangelo ci chiede di perdonare coloro che ci perseguitano, e ci piace pensare che don Biagio abbia perdonato, nel momento stesso in cui moriva, i suoi aguzzini: l’odio riesce sempre incomprensibile a colui che parla il linguaggio dell’amore. E don Biagio con la sua vita e soprattutto con la sua morte ci parla dell’amore e della misericordia di Dio”.