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Piedimonte Matese. All’Istituto Industriale “Lavori in corso”. Era ora!

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Tutto torna lentamente alla normalità. Peccato che a pagare le conseguenze di sistemi politici mal gestiti siano gli studenti, gli adulti di domani

La Redazione – Piccoli segni che fanno ben sperare. All’Istituto Industriale Statale “G. Caso” di Piedimonte Matese sono partiti i lavori di ristrutturazione tanto attesi, e che per lunghi mesi hanno tenuto col fiato sospeso il Dirigente dell’Istituto Nicolino Lombardi, e con lui professori ed alunni, preoccupati per le sorti della scuola. Nel mese di dicembre le piogge violente che hanno interessato per più giorni l’Alto Casertano hanno rivelato la fragilità di una struttura di cui già si conoscevano numerose debolezze: le guaine che ricoprivano il tetto dei laboratori di Elettronica (n.8 e 9) si sono rivelati insufficienti (quasi inutili) per evitare le infiltrazioni di pioggia che si sono susseguite per giorni. A questo si è aggiunto il problema del riscaldamento degli ambienti “vincolato” ad orari decisi e stabiliti dalla Provincia.  Il Terremoto del 29 dicembre ha reso ancor più difficile la situazione per via delle numerose crepe aperte nei muri e – resosi inagibile l’Istituto Agrario (che oggi con l’Industriale rappresenta un unico polo scolastico) – l’Industriale ha dovuto ospitare i 200 alunni provenienti dall’antica struttura di Largo San Francesco e i loro insegnanti. I laboratori, per questi ultimi, sono rimasti al “loro posto” con gravi disagi per il regolare svolgimento delle attività didattiche.
Carta stampata e siti web hanno fatto da cassa di risonanza alla voce che si è alzata da più parti (compresa l’Amministrazione comunale di Piedimonte Matese) che ha ripetutamente chiamato al proprio dovere la Provincia di Caserta, nella persona del presidente Domenico Zinzi, denunciando lo stato delle cose e una lunga storia di diritti negati.
Una lettera aperta, a firma di alunni e professori, indirizzata a Zinzi è riuscita a scuotere le poltrone dei palazzi che contano: in essa – con opportuna sintesi, ma chiara delusione per la gestione da parte della Provincia – sono state indicate le carenze e le inefficienze di una scuola, che inevitabilmente si riflettono sullo svolgimento di lezioni, e sulla preparazione degli studenti. Tant’è che a distanza di qualche giorno, dopo gli accertamenti di rito, sono iniziati i lavori di “recupero” della struttura. La guaina sullo stabile dove sono ospitati i laboratori è stata completamente ripristinata, le crepe e qualche scollamento di intonaco provocato dal terremoto sono stati sistemati; anche gli orari di riscaldamento della struttura sono stati ripristina in base alle temperature locali (e non quelle di Caserta); in questo momento è la palestra oggetto di maggiori attenzioni affinchè possa essere totalmente fruibile.
ITIS-Caso1“E’ stata un’attesa lunga – le parola della vicepreside, porf.ssa Angela Cinotti – che ha creato non poche tensioni e soprattutto apprensione per il futuro della nostra scuola. E’ inammissibile che ad essere ripetutamente penalizzati siano gli studenti, in fondo gli unici veri destinatari delle nostre proposte formative. Il mondo adulto, responsabile della formazione degli adulti di domani, dovrebbe interrogarsi ripetutamente su quanto accade”.
Le altre buone notizie che riguardano l’Industriale potrebbero concretizzarsi presto: tempo fa l’Istituto è stato ammesso ad un finanziamento Pon di 700mila euro che prevede il rifacimento degli infissi e della pavimentazione dell’intero Istituto: un altro passo avanti e un eccellente traguardo qualora si realizzasse in tempi brevi.
Le risposte arriveranno presto anche per gli studenti dell’Istituto Agrario: tra un mese potrebbero già passare alla struttura che li ospiterebbe (di proprietà della parrocchia di Santa Maria Maggiore) affittata dalla Provincia, in attesa del restauro dello storico edificio in largo San Francesco. La nuova collocazione faciliterà l’accesso ai laboratori (rimasti presso la vecchia scuola) e all’azienda agricola, dove oggi si producono vino ed olio eccellenti.

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