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Mondiali under 17, si ferma la corsa delle giovani azzurre e di Federica Cavicchia

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Arbitraggio controverso per l’incontro Italia-Spagna, terminato 0-2. Federica Cavicchia, atleta originaria di Prata Sannita, e le sue compagne possono giocarsi il terzo posto contro il Venezuela

di Maurizio Sasso – Mondiali di Costa Rica 2014 / Allo stadio Estadio Edgardo Baltodano Briceño di Liberia la Spagna ferma il sogno della finale alla Nazionale Italiana Femminile Under 17. Davvero sfortunate le Azzurrine, senza dubbio penalizzate da alcune decisioni dell’arbitro che assegna due rigori su cui ci sarebbe molto da discutere.
Il ct Enrico Sbardella per la gara contro le furie rosse spagnole scende in campo con un 4-2-3-1 invece del solito 4-3-3 con Mella preferita a Rizza sulla fascia, in regia Simonetti e Federica Cavicchia e il tridente in aiuto di Piemonte formato da Bergamaschi, Giuliano e Marinelli.federica_cavicchia_mondiali_spagna
La partita è da subito molto tirata e le occasioni sono davvero poche, ma l’Italia si rende offensiva e la Spagna deve difendersi. L’Italia, nella prima frazione di gioco, sembra giocare meglio, con grande pressing e ampio possesso di palla; riesce più volte ad andare al tiro e a mettere in difficoltà il portiere spagnolo De Toro. Da segnalare il goal annullato per fuorigioco a Martina Piemonte che ribatte in rete una conclusione dalla distanza di Manuela Giugliano respinta dal portiere.
Al 30’ è il turno di Gloria Marinelli che colpisce la traversa con un tiro potentissimo dai 35 metri. Davvero sfortunate le nostre! La Spagna si fa viva solo al 39’ con Falcon che viene bloccata da Durante, sicura tra i pali.
Nella ripresa fuori Piemonte e dentro Serturini che regala il rigore alla Spagna. Un rigore davvero molto dubbio concesso dal direttore di gara Adamkova. Ecco in sintesi: punizione spagnola battuta da Hernandez, palla che colpisce la mano di Serturini, la quale nel saltare si era coperta il volto pur senza aumentare il volume del proprio corpo; il direttore di gara concede il rigore. È la stessa che Hernandez che spiazza Durante. Spagna in vantaggio al 48’.
L’Italia accusa il colpo e cala improvvisamente concedendo spazio alle azioni e al pressing delle furie rosse che diventano sempre più pericolose e iniziano a spingere con maggiore insistenza arrivando più volte al tiro. Alle italiane non resta che provare dalla distanza ma senza molta fortuna. Passano i minuti e le ragazze di Mister Sbardella non riescono più a giocare come prima mentre le ragazze di Vilda giostrano bene il pallone.
Il pressing spagnolo viene premiato all’81’. A dieci minuti dal termine ci pensa il direttore di gara a concedere il secondo rigore davvero dubbio: Peresotti interviene in aria anticipando ampiamente Laura Domiguez, ma l’arbitro intravede un intervento irregolare. Nahikari Garcia, capocannoniere della competizione, non perdona e trasforma.
Negli utlimi minuti di gara, Durante è di nuovo protagonista con un ottimo intervento su Garcia vicina alla sua doppietta personale. Nel finale esce Cavicchia ed entra Mascarello, ma ormai non c’è più niente da fare.
Dopo 2’ di recupero l’arbitro decreta la fine della partita. Finisce il sogno delle azzurre. Molto rammarico per l’arbitraggio.
Venerdì sera alle ore 21.30, l’Italia nella Finale per il 3° posto dovrà giocarsela contro il Venezuela (uscita sconfitta nell’altra semifinale contro il Giappone per 4-1). Le ragazze ce la metteranno tutta per vendicare l’1-0 inflitto dalle venezuelane nelle sfide di girone e per regalare il sogno di un terzo posto all’Italia.

Italia – Spagna 0-2

Formazioni:

Italia: Durante, Vergani, Boattin, Cavicchia (89’ Mascarello), Mella, Bergamaschi, Simonetti, Giugliano, Marinelli (73’ Garavelli), Peressotti, Piemonte (46’ Serturini). All. Enrico Sbardella.
Spagna: De Toro, Garrote, Merida, Galvez, Garcia (83’ Ortega), Guijarro, Falcon, Menayo (72’ Beltran), Hernandez, Dominguez, Carrion (46’ Bonmauti). All. Jorge Vilda.
Arbitro: Jana Adamkova (Repubblica Ceca)
Reti: 48’ rig. Hernandez, 81’ rig. Garcia
Ammonizioni: 33’ Falcon (SPA), 57’ Cavicchia (ITA), 59’ Merida (SPA)

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