I Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo di Caserta hanno proceduto all’arresto dell’ex sottosegretario per i reati di estorsione e concussione
La Redazione – Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno tratto in arresto ben sei persone indagate e applicato la misura dei domiciliari nei confronti di altre sette, aui quali gravano diversi reati: estorsione, concussione, illecita concorrenza con violenza o minaccia, favoreggiamento personale, riciclaggio con l’aggravante del metodo mafioso. Tra i nomi spicca quello di Nicola Cosentino, il quale, insieme ai suoi fratelli, avrebbe svolto attività illecite in relazione alla gestione di impianti di distribuzione del carburante.
Dall’indagine, avviata nel 2011, è emerso che i soggetti coinvolti, avvalendosi del sostegno da parte di responsabili del Comune di Casal di Principe e di impiegati della Regione, nonché dell’ausilio della società Kuwait Petroleum Italia (Q8), si occupavano di ottenere permessi “illeciti” per favorire determinate società.
La “prova del nove” della complessa ed intricata vicenda è giunta agli inquirenti nel momento in cui i fratelli Cosentino sono riusciti, fomentando alcuni funzionari dell’UTC di Casal di Principe, a ricevere un’autorizzazione edilizia non conforme alla normativa in favore dell’Agip Petroli, società partner dei Cosentino.
Attraverso intercettazioni e varie testimonianze, che si sono rivelate preziose ai fini dell’indagine, sono stati rinvenuti altri casi simili che hanno fatto ipotizzare l’esistenza di un vero e proprio “circuito criminoso”, rafforzato dall’appoggio da parte di noti gruppi camorristici del territorio.