Home Chiesa e Diocesi Caiazzo. L’incontro tra gli studenti delle scuole superiori e il Vescovo

Caiazzo. L’incontro tra gli studenti delle scuole superiori e il Vescovo

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E’ il primo degli incontri che fino a Pasqua Mons. Di Cerbo terrà con gli studenti del territorio. “la Pasqua ci dice che possiamo ricominciare”

Caiazzo_messa-studenti_Valentino-Di-Cerbo3La Redazione  – È iniziata la serie di incontri tra il Vescovo e gli studenti come momento di riflessione e accompagnamento alla Pasqua. Quasi tutti gli istituti superiori del territorio hanno concordato con l’Ufficio scuola della Diocesi le date, che in questa settimana vedranno Mons. Di Cerbo, ragazzi e professori “ragionare” sul tema della resurrezione, con particolare riferimento alla quotidianità, all’esperienza di vita di ciascun uomo.
Il primo incontro della serie si è tenuto sabato mattina presso la Concattedrale di Caiazzo; ad esso hanno partecipato gli studenti del Liceo Scientifico “P.Giannone” e quelli dell Istituto tecnico per Geometri “M. Buonarroti”, questi ultimi accompagnati anche dalla dirigente Antonia Di Pippo.
La celebrazione della messa è stata l’occasione per riflettere, a partire dalle letture del giorno, sul male generato oggi, come 2000 anni fa, causato del pregiudizio e del rischio che esso diventi troppo spesso consolidata mentalità. “Esso – le parole di Mons. Di Cerbo ai ragazzi – rifiuta la verità, e ogni argomentazione che lo possa far arretrare. È Un arma micidiale che nel corso della storia ha inferto dolorose e tragiche ferite”. Passando in rassegna i grandi drammi umani di questo secolo (guerre, deportazioni, genocidi nei vari angoli del mondo, lotte razziali), il Vescovo ha condotto la riflessione sulle conseguenze che oggi i pregiudizi generano nei luoghi di vita di ciascuno, a partire dalle aule scolastiche: “Il pregiudizio degli uomini che ha condotto Gesù alla croce, deve interrogarci ancor di più oggi: quante persone soffrono a causa dei miei pregiudizi? In che misura la mia vita genera crocifissi, e quanti di essi in me vedono scribi, farisei,  nemici?” A questo punto, le parole del vescovo Valentino hanno riacceso la speranza e indicato un percorso,  la strada per chi decide di abbracciare la verità e la giustizia,  e suggerito un’inversione di tendenza: “Diversamente da come abbiamo fatto fino ad oggi, tiriamoci dentro la sofferenza degli altri”.
Caiazzo_messa-studenti_Valentino-Di-Cerbo2Da qui il nuovo modo di guardare alla Pasqua, non con mortificazione di fronte alla croce di Cristo, ma con il coraggio di chi sceglie di fare la stessa esperienza di Gesù: credere fino in fondo in un ideale di verità, di umanità: “La Pasqua ci dice che possiamo ricominciare, sanare le ferite che abbiamo procurato o altri hanno procurato al nostro prossimo. . Basta prendere ciascuno la propria croce,  ossia accettare di essere contro Gesù,  quindi contro i pregiudizi. La Pasqua ci invita a compiere le scelte di Gesù,  a lottare come lui, a credere fino in fondo ed essere disposti  ad amare fino a pagare”.
Una giornata diversa e intensa per gli studenti, i professori e qualche familiare che ha voluto prendere parte alla celebrazione: un momento vivo curato con opportuna dedizione direttamente dai ragazzi nel canto, nelle letture e nelle preghiere, guidati dall’insegnate di religione Giuseppina Cavallaro.
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