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Alife. La comunità di San Michele festeggia il salone parrocchiale

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Nella serata di ieri la parrocchia ha inaugurato i nuovi lavori ai locali parrocchiali, per i quali si è usufruito del supporto economico della Banca Capasso Antonio

La Redazione – Festa grande ieri sera per la comunità di San Michele, ad Alife. Il salone parrocchiale San Benedetto, adiacente la chiesa, ha visto un suo secondo battesimo, dopo la prima inaugurazione avvenuta pochi anni fa: ad essere celebrati sono stati infatti i nuovi lavori di completamento che hanno reso il luogo più funzionale e adatto alle tante iniziative animate dalla comunità parrocchiale.
Un risultato che, come accade in ogni buona e operosa comunità, è frutto del lavoro e della collaborazione di tutti, dal più grande al più piccino. E dunque il salone vanta adesso un porticato coperto in legno, nuova pavimentazione in materiale antiscivolo, e pareti esterne ritinteggiate. salone_san_benedetto_alife_san_michele_2Accoglienza, calore e sicurezza non mancano. Al fianco della parrocchia in questa “impresa”, la Banca Capasso Antonio che, interessata alla crescita del territorio, si è fatta carico delle spese necessarie ai lavori.
“Sembrava impossibile da realizzare, ma il buon Dio, per intercessione di qualcuno e grazie all’impegno di tutti, ha fatto sì che divenisse possibile”. Queste alcune delle parole del parroco don Stefano Pastore, che dopo la celebrazione della Messa ha dato benedizione ai locali parrocchiali, passando poi la parola per un breve discorso a Salvatore Capasso, Amministratore Delegato della Banca Capasso Antonio, il quale ha espresso tutta la sua vicinanza alla comunità e l’interesse a contribuire alla sua crescita.
La parrocchia di San Michele si è dotata di recente di un nuovo servizio, un centro di ascolto aperto il mercoledì (dalle 17 alle 18) e il giovedì (dalle 10 alle 12): famiglie, anziani e giovani possono recarvisi e trovare l’aiuto di volontari, ad esempio per il disbrigo di pratiche sanitarie e di ambito sociale, collegamenti con la caritas parrocchiale, diocesana o con il Centro diocesano per la Famiglia.

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