“Il Comune, pietra miliare di democrazia e civiltà”. Le parole del sindaco Roberto Cusano ai suoi cittadini
La Redazione – Si è tenuta ieri sera la cerimonia di benedizione e di inaugurazione della Casa comunale recentemente restaurata e della Vadera, il muro ad archi ciechi – biglietto da visita della città – parte integrante dell’antica fortificazione che “custodisce” il centro storico del borgo ruvianese.
Alla presenza dei cittadini, il sindaco Roberto Cusano, ha presentato l’esito dei lavori che hanno restituito al piccolo borgo altocasertano nuovo decoro e valore; il primo cittadino ha sostenuto a gran voce, nell’intervento di inizio cerimonia, il valore intrinseco alla parola “Comune”, quale casa di tutti, “pietra miliare della democrazia e della struttura sociale di ogni città”. Passando in rassegna la Storia, Roberto Cusano ha reso opportuni omaggi ai Comuni d’Italia e alle vicende che da mille anni orsono ne fanno baluardo di civiltà e garanzia dei diritti dei cittadini soprattutto in vista del futuro: “La casa comunale è un’officina dove si costruisce ed edifica la vita della comunità. Gli attrezzi da lavoro di cui servirci sono le idee; le idee di tutti…”. Nei ringraziamenti, il sindaco non ha dimenticato nessuno, in modo particolare coloro che contribuiscono al funzionamento della macchina comunale dal punto di vista politico e amministrativa. Ha ringraziato i dipendenti comunali; gli amministratori che condividono con lui l’esperienza al servizio del bene comune cittadino; le amministrazioni comunali passate che pure hanno contribuito a far crescere la comunità; gli alunni e i professori della Scuola primaria e della Secondaria (questi ultimi si sono esibiti narrando la storia di Ruviano e cantando l’Inno di Mameli); in ultimo i ringraziamenti ai progettisti, ingegneri e imprese edili che hanno curato i restauri. Accanto al sindaco, Mons. Valentino Di Cerbo vescovo di Alife-Caiazzo che ha benedetto la Casa Comunale, e accanto a lui il parroco don Lucio D’Abbraccio. Non è mancato il sostegno di alcuni sindaci amici quali Michele Santoro di Baia e Latina, Giuseppe Di Sorbo di Castel Campagnano, Raffaele Santabarbara di Piana Di Monte Verna. A coordinare gli interventi e la cerimonia il presidente della Pro Loco Raiano, Pasquale Di Meo.
Il piccolo comune – solo 1870 abitanti – oggi gode di un patrimonio storico (memoria di un passato che affonda le radici in alcuni insediamenti dell VII-VI sec a.C.) in gran parte recuperato e restituito alla collettività: nel giro di pochissimi anni, grazie ai fondi della Legge Regionale 3/07 (ex 51/78) è stato possibile concretizzare il rifacimento della casa comunale, oggi perfetta sintesi di gusto estetico e funzionalità, e ricostruire la Vadera in tufo nero locale che ha sostituito il muro in piloni di cemento armato che dai primi anni ’80 risultava danneggiato e pericoloso. Il finanziamento per quest’ultima opera è avvenuto tramite i fondi della Legge Regione Campania n. 1/07 e n. 3/07 assistiti da mutuo Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. perfezionati pari ad € 263.600,00.
L’inaugurazione, è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sui risultati di cui Amministrazione e cittadini oggi possono essere fieri: la realizzazione dell’isola ecologica che ha permesso il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata; l’istituzione del Nucleo comunale di Protezione Civile che ha appena ricevuto dal Comune – per l’interessamento dell’assessore delegato Andrea Petrazzuoli – un modulo anticendio; l’ottenimento di fondi per il rifacimento delle facciate del centro storico grazie alla misura 3.2.2 del Psr 2007/2013.
Piccoli risultati che fanno di Ruviano “un paese in controtendenza, dove si rimane volentieri piuttosto che scappare lontano” così è piaciuto dichiarare al Presidente provinciale Unpli (Unione Pro Loco Italiane) Luigi Pezzullo, anch’egli intervenuto per porgere il suo saluto ai presenti.
Dopo il taglio del nastro, Sindaco e Vescovo, seguiti dai presenti, hanno fatto il loro ingresso nella Casa comunale al cui interno è stata allestita la mostra del pittore contemporaneo scomparso meno di un anno fa, Carlo Vescia. Poi nella piazza principale della città, ai piedi della Vadera, la festa ha avuto il suo seguito concludendosi con uno spettacolo piromusicale.