Raccolti i documenti dell’antica Congrega dell’Addolorata fondata nel 1785. Un gruppo di fedeli laici rilancia la spiritualità e la tradizione di un passato che rischia di scomparire del tutto
La Redazione – Come ogni anno, e in più luoghi, la processione del Venerdì santo riconduce al dolore e alla passione di Cristo lungo la via del Calvario. Le preghiere che accompagnano gli itinerari che si snodano per le strade dei paesi si sono arricchite, nei secoli, di gesti e segni di penitenza, talvolta sentimento “popolare” di una maggiore compassione ai dolori di Gesù flagellato e sofferente. Ad Alvignano, quel rimaneva negli ultimi anni di questo sentimento di pietà, era un uomo (di cui non si conosceva l’identità) che coperto interamente di saio e cappuccio, con una croce di legno in spalla percorreva la processione, precedendo la statua di Gesù morto e di Maria Addolorata. A seconda delle soste della via crucis animata dai sacerdoti, avveniva il cambio del penitente destinato a portare la croce.
Da un gruppo di laici particolarmente legati a questa tradizione è venuta l’iniziativa ricercare le origini di tale usanza e dare un nuovo valore al gesto del penitente sotto il peso della croce. In tanti hanno risposto all’appello: non solo quello di partecipare in modo nuovo e ordinato alla processione del Venerdì santo, ma anche di considerare la possibilità di ripristinare la “Congregazione della Santissima Vergine Addolorata”, a cui si fa risalire la presenza dei “penitenti” in questa processione, e l’accompagnamento in processione dei funerali di chi vi apparteneva.
Qualche mese fa, una ricerca d’archivio presso la parrocchia di San Nicola di Bari ha fatto luce su un passato di cui negli ultimi decenni si era persa memoria: qui sono conservati due volumi riguardanti la “Congregazione della Santissima Vergine Maria Addolorata” nei quali sono annotati i fondatori, i fratelli e le sorelle di detta congregazione “eretta nella Venerabile chiesa di Ave Gratia Plena di questa terra di Alvignano. In questo istesso libro viene ancor registrato l’esito ed introito che da quest’anno 1785 e per ciascun anno in appresso si fa da questa sudetta congregazione”. Dai volumi si conoscono i nomi dei fondatori e di tutti gli iscritti alla Congregazione, sia uomini che donne. I fondatori furono i sacerdoti Don Pasquale Terribile e Don Pietro Gugliemi e i signori D. Filippo Bencivenga, D. Andrea Faraone, D. Pasquale Maria Di Iorio, D. Paolo di Iorio, D. Bernardo Iacobelli, D. Giulioantonio Iacobelli, D.Ferdinando di Iorio, D. Luca Sanniti, D. Francesco Notargiovanni, D. Ferdinando terribile, Pasquale de Corneliy.
Lo scopo principale della Congregazione come si evince dallo statuto era il seguente: “Questa confraternita sotto il titolo della Vergine Addolorata eretta in questo comune di Alvignano, ha per suo scopo esercitarsi negli atti di pietà e di Religione per meglio adempiere ai doveri cristiani. Quindi i fratelli dovranno fornirsi del santo timore di Dio amandolo sopra ogni altro oggetto creato ed amare anche il prossimo come comanda lo stesso Dio. Non dovranno mai offendersi tra loro, anzi soffrire qualche ingiuria ricevuta ed accrescere la carità cristiana tanto inculcata dal S.Vangelo”. La congrega ha cessato la sua attività probabilmente verso la metà del XX sec.
Ancor prima di Natale era partita la ricerca di tali documenti che ha portato ad un primo passo avanti nella riorganizzazione della processione del Venerdì Santo, dove i penitenti vi hanno preso parte con una divisa appositamente disegnata e realizzata, su cui compaiono ricamati e ben visibili i simboli della passione di Cristo. Tra gli “antichi segni” recuperati della vecchia Congrega, anche una piccola croce in legno dipinto che si fa risalire agli inizi del 1900.
La preghiera e il canto hanno accompagnato la processione, favorendo un maggiore clima di compostezza e raccoglimento.