Nella tradizionale messa in onore di Maria S.S. del Castello, il lunedì dell’Angelo, Mons. Valentino Di Cerbo esorta a vivere la Pasqua con “sincerità” e “verità”
Giovanna Corsale – Il lunedì dell’Angelo è per Formicola un giorno pregno di significato, un momento di festa dedicato alla veneratissima Maria S.S. del Castello.
Nella sua omelia il Vescovo Valentino Di Cerbo, rivolgendosi ai tanti fedeli accorsi stamattina nella chiesetta del Santuario, si è soffermato su tre concetti in particolare che ruotano intorno all’evento della Resurrezione.
Umanità, umiltà e rispetto della donna sono da considerare tre atteggiamenti assolutamente concreti. In altre parole, si tratta di tre modi di rapportarsi alla vita quotidiana che contraddistinguono il vero cristiano.
Il singolo “risorge” dalla morte ogni volta che si predispone all’ascolto dell’altro, percorrendo le vie della carità, consapevole di quanto importante e prezioso sia il suo contributo per il prossimo.
Il cristiano tour court è un individuo umile, pronto a chiedere scusa quando sbaglia e ad offrire il proprio perdono per le offese altrui. Questo imprescindibile modo di essere si basa sul rapporto di uguaglianza che sussiste tra gli uomini e che impone il rispetto reciproco.
Infine, un’attenzione particolare va riservata alla donna. Nel ricordo delle tre figure femminili che sono state protagoniste della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù, ogni donna va considerata dalla società cui appartiene un esempio di saggezza e di autentica capacità di amare, doti tutt’altro che trascurabili.
Non si può carpire lo spirito della Pasqua senza tenere fermi questi aspetti e se non ci si apre ad esso con un cuore buono e trasparente.