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“Caro Vescovo Valentino…ti scrivo”. Dalla frazione di Sepicciano giungono un po’ di lettere

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Lunghi testi, firmati, in cui 29 ragazzi hanno raccontato di sé e posto numerose domande a Mons. Valentino Di Cerbo

valentino di cerbo vescovoLa Redazione – E’ la storia di un gruppo di 29 ragazzi, frequentanti la terza media, della parrocchia di S. Marcello e S. Michele in Piedimonte Matese (Sepicciano) che sabato sera riceverà il sacramento della Cresima. Un lungo e intenso cammino di preparazione, che dopo la prima comunione non si è mai interrotto, piuttosto è divenuto un crescendo di esperienze di solidarietà e di comunione nell’ambito della parrocchia.
A pochi giorni dalla Cresima, il parroco don Salvatore Zappulo, concorda un incontro tra il Vescovo Mons. Valentino Di Cerbo e i suoi ragazzi; ma il momento di catechesi e di confronto previsto è anticipato da un altro, ancor più profondo; un momento – potremmo definirlo – privato e libero, ancor più sentito dai ragazzi. Ciascuno di essi infatti, qualche giorno fa ha indirizzato al Vescovo una lettera arricchendola di pensieri, riflessioni, domande, racconti della propria vita e soprattutto della propria crescita umana e spirituale di questi anni, raccontando il percorso  da una fede “da bambini”, ad una spiritualità un pò più solida, cresciuta con l’età, dunque una fede consapevole e matura come quella di adesso, che ancora  – dicono i ragazzi – cambierà.
Ieri pomeriggio, Mons. Di Cerbo, con il parroco e le catechiste che per lungo tempo hanno seguito il gruppo, ha incontrato i ragazzi presso il salone parrocchiale e si è trattenuto lungamente con essi, scegliendo come tema della riflessione e del confronto il brano dell’evangelista Luca in cui si narra della presenza di Gesù nella sinagoga e della lettura del brano di Isaia “Lo spirito del Signore è sopra di me” (leggi).
“Come Cristo, anche voi sarete chiamati a portare agli altri la libertà, a conferire dignità, a dare ascolto a chiunque non trovi voce ma attende da voi vicinanza, sostegno”. E’ la forza dello Spirito, accanto alla gioia del Vangelo che permette al cristiano, nella propria vita, di schierarsi dalla parte di qualcuno, di assumere posizioni coraggiose e vantaggiose per il bene dell’umanità. “Nel brano di Luca – il Vescovo si è rivolto ai ragazzi con paternità e fermezza – , Gesù annuncia la sua missione,valentino di cerbo vescovo quella cioè di essere per qualcuno: così sarà anche per voi nel giorno in cui riceverete il sacramento della Confermazione, coscienti e coraggiosi, ma soprattutto gioiosi: uno stile che si annuncia con la vita, con i gesti e i comportamenti che oserete nei luoghi in cui trascorrete il vostro tempo migliore, ma anche lì dove sarete chiamati a dare conforto, a dare una pacca sulla spalla di un amico o di un adulto in difficoltà”.
Anche in questa occasione i ragazzi hanno posto a Mons. Di Cerbo domande sulla sua vocazione personale, sul significato di quei gesti di Papa Francesco che Tv e giornali fanno passare come “straordinari”, sulle novità che il Santo Padre sta portando alla chiesa: domande di senso che traducono non solo la normale curiosità di ragazzi appena adolescenti, ma in particolare il desiderio di comprendere meglio il senso di essere Chiesa e il proprio ruolo nella comunità dei battezzati che va ben oltre i confini della parrocchia di appartenenza. “Quella di Papa Francesco, cari ragazzi – le parole di Di Cerbo – è la chiesa del Concilio, che storicamente non avete conosciuto, ma che di fatto rivive attraverso la verità, l’umiltà, la povertà che è stata di Cristo e che Francesco ci sta testimoniando”.

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