In occasione della festa patronale, un “passaggio” straordinario tra alcune delle opere d’arte uniche in Campania. Venerdì conclude la festa il concerto di Povia
Sant’Angelo d’Alife vanta uno scrigno d’arte tra i più rari del territorio campano: si tratta della cappella di Sant’Antonio Abate che custodisce un ciclo di affreschi risalenti alla prima metà del sec. XV.
In occasione dei festeggiamenti del patrono, San Michele Arcangelo, in corso in questi giorno, sarà possibile fare visita alla cappellina adiacente la chiesa di Santa Maria della Valle. Le visite guidate sono curate dai giovani dell’Azione Cattolica parrocchiale secondo il seguente orario: 7 e 8 maggio, ore 10.00-12.00 e ore 17.00-18.30.
Un’iniziativa che non solo coinvolge i giovani nella conoscenza del patrimonio artistico locale, ma promuove il territorio ai visitatori che dai paesi limitrofi giungeranno a Sant’Angelo in occasione dei festeggiamenti di questi giorni.
Diamo uno sguardo alla Cappella e alla sua storia che merita di essere conosciuta ma soprattutto ammirata nella minuzia di tutti i suoi particolari: la cappella presenta un portale tardo-gotico con affreschi nella lunetta, un interno rettangolare con volta a crociera e un ciclo di affreschi che ricopriva completamente le pareti. la datazione degli stessi è ancora discussa, tuttavia le ipotesi più accertate fissano la realizzazione delle pitture al III decennio del XV secolo. Autori e committenza rimangono sconosciuti. Si tratta comunque di uno dei cicli di affreschi più importanti del Quattrocento campano e numerose ricerche sono in corso per chiarire i dubbi interpretativi. Potrebbe essere un ciclo pittorico legato all’area culturale di Lazio, Umbria, Abruzzo e Campania, caratterizzata dagli influssi della scuola pittorica marchigiana dei Sanseverino e iberici. Spicca il gotico tenero e squisito della Madonna in Trono e dei profili, il realismo degli oggetti posti sui mobili, rappresentati nella volta, e le storie della vita di S. Antonio Abate. Nelle scene sono presenti temi mariani (Assunzione di Maria, l’Incoronazione, la Natività, l’Annunciazione), episodi della vita di S. Antonio Abate, e, nella volta, gli Evangelisti e i Dottori della Chiesa.
Nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la cappella ha conquistato il bollino di “Meraviglia Italiana” grazie ad un progetto presentato dal locale Forum dei Giovani premiato insieme solo ad altri 12 di tutta la Campania.