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Reggia di Caserta. Via l’Aeronautica, verso un piano di ripristino della destinazione culturale

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L’Aeronautica militare lascerà la Reggia di Caserta. L’annuncio è arrivato dal Ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, intervenuto al convegno “Finanziare la cultura. Le risorse pubbliche necessarie, le risorse private possibili”, svoltosi  a Milano questa mattina. «Ho appena raggiunto un’intesa con il Ministro della Difesa Pinotti», spiega Franceschini. «In questo momento solo il 20-25% della Reggia è destinato al museo, il resto 80% è utilizzato in altro modo: dall’aereonautica, per esempio, dalle strutture della Polizia, da abitazioni private. E non esiste attualmente una conferenza di servizi, una sorta di assemblea di condominio». Secondo Franceschini è urgente dar vita a una ”norma che che predisponga un’unica autorità di gestione superiore alle altre”.
Effettivamente, l’Aeronautica militare occupa da molto alcune aree del Palazzo Reale, utilizzate come uffici, e da tempo si parla di una restituzione dei locali alla Soprintendenza Archeologica, mai avvenuta. Il recente crollo di parte del tetto, avvenuto proprio nella parte della Reggia occupata dai militari, ha riaperto la questione. Proprio sabato scorso, successivamente alla notizia del nuovo crollo, il Ministro Franceschini aveva parlato di un piano di restituzione dell’intera Reggia alla sua naturale destinazione museale, anticipando inoltre lo stanziamento urgente di 5 milioni di euro per far sì che partano in breve tempo le gare d’appalto per i lavori di sistemazione di cui sono già pronti i progetti.
Dal Mibact, intanto, assicurano che durante il mese di maggio partirà il primo lotto di lavori per il restauro delle facciate.

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