Home Attualità “I luoghi del cuore”: riparte il censimento Fai sui tesori nascosti in...

“I luoghi del cuore”: riparte il censimento Fai sui tesori nascosti in tutta Italia

747
0

Il Fai chiama a raccolta tutta l’Italia chiedendo di rinnovare la partecipazione delle passate edizioni e segnalare o votare i luoghi più belli del nostro Paese, verso la prospettiva di un possibile recupero

La Redazione – I comuni dell’alto casertano, come tanti altri in Italia, racchiudono un’immensa quantità di tesori, naturali, storici, artistici, luoghi particolari a cui ciascuno di noi è legato in qualche modo, e di cui vorrebbe una valorizzazione, un “salvataggio”. Torna su iniziativa del Fai e Intesa San Paolo l’opportunità di segnalare o votare il nostro luogo preferito nell’ambito di un progetto che mira a fare un censimento dei posti più belli del nostro Paese. Si tratta dei “Luoghi del cuore, progetto riproposto per la settima volta con l’obiettivo di coinvolgere concretamente tutti i cittadini, di qualsiasi età e nazionalità, di sensibilizzarli nei confronti del nostro patrimonio artistico e paesaggistico e di favorire l’aggregazione e la collaborazione fra comunità e istituzioni al fine di proteggere e valorizzare tale patrimonio.
Che sia una piazza, un’area naturale, un borgo, un edificio storico, se lo ritenete speciale per voi e per la vostra città potete segnalarlo, o se già presente, votarlo sul sito del progetto (www.iluoghidelcuore.it). Si può votare fino al 30 novembre. In dieci anni di progetto sono state raccolte oltre 1.800.000 di segnalazioni, distribuite in oltre 31.000 luoghi. Mentre 45 sono stati finora gli interventi di recupero in 15 regioni che hanno restituito a molti luoghi la bellezza originale.
Il sito è ricco di segnalazioni da tutta la Penisola, e anche dai nostri comuni dell’alto casertano sono già stati segnalati diversi posti, tra cui, giusto per citarne qualcuno, il Palazzo Ducale e il centro storico di Piedimonte Matese, le mura di Alife, il borgo medievale di Prata Sannita, il Lago Matese, il castello di Alvignano, sino ad arrivare anche all’abbazia della Ferrara, a Vairano Patenora. Tutto dipende dal numero di segnalazioni e voti. L’adesione al progetto potrebbe quindi essere il primo passo verso il rilancio di un bene locale che attende da lungo tempo un recupero, e come sappiamo non sono pochi.  La Rete può servire anche a questo, proviamoci.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.