Home Chiesa e Diocesi Il Papa ai Vescovi “Al servizio dell’unità, all’insegna dell’apertura”

Il Papa ai Vescovi “Al servizio dell’unità, all’insegna dell’apertura”

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Il Papa ha aperto la 66ma Assemblea Generale dei Vescovi italiani al lavoro da oggi. Nelle riflessioni dei prossimi giorni uno sguardo particolare alla catechesi

(Radio Vaticana) – Ha un tono scherzoso il Papa nell’aprire l’incontro con i vertici della Cei e riferisce di un particolare che lo ha colpito: “Un giornale diceva, dei membri della presidenza, che ‘questo è uomo del Papa, questo non è uomo del Papa, questo è uomo del Papa …’ … ma la presidenza, di cinque-sei, sono tutti uomini del Papa”. Poi Francesco parla della sua visione di Chiesa. Ricercare l’unità è fondamentale, perché “l’assenza di comunione costituisce lo scandalo più grande… Meglio cedere… piuttosto che lacerare la tunica e scandalizzare il popolo santo di Dio.
foto (20)“Per questo, come Pastori, dobbiamo rifuggire da tentazioni che diversamente ci sfigurano: la gestione personalistica del tempo, quasi potesse esserci un benessere a prescindere da quello delle nostre comunità; le chiacchiere, le mezze verità che diventano bugie, la litania delle lamentele che tradisce intime delusioni”. Dunque anche la Conferenza Episcopale italiana deve essere al servizio dell’unità, serve intessere rapporti all’insegna dell’apertura. I sacerdoti ne hanno bisogno.
“I nostri sacerdoti, voi lo sapete bene, sono spesso provati dalle esigenze del ministero e, a volte, anche scoraggiati dall’impressione dell’esiguità dei risultati: educhiamoli a non fermarsi a calcolare entrate e uscite, a verificare se quanto si crede di aver dato corrisponde poi al raccolto”.
L’apertura è un atteggiamento che va portato avanti nella vita di tutti i giorni.
“Come pastori siate semplici nello stile di vita, distaccati, poveri e misericordiosi”.
D’altronde le sfide di oggi sono tante, perché la crisi non è solo economica ma soprattutto spirituale e culturale. E’ necessario un nuovo umanesimo. Per questo serve difendere la vita, dal concepimento fino alla fine naturale, la famiglia. Sempre con misericordia.
“Non trascurate di chinarvi con compassione su chi è ferito in affetti e vede compromesso unprogetto di vita”. E poi massima attenzione alla crisi del lavoro che provoca disoccupazione e cassintegrazioneai migranti che cercano una possibilità di vita. Insomma, rimarca Francesco, “nessuno volga lo sguardo dall’altra parte”. Infine un appello direttamente ai vescovi seduti davanti a lui: “E voi pregate per me, soprattutto alla vigilia di questo viaggio che mi vede pellegrino  ad Amman, Betlemme e Gerusalemme a 50 anni dallo storico incontro tra Papa Paolo VI e il Patriarca Atenagora”.

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