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Matteo Truffelli è il nuovo presidente dell’Azione Cattolica Italiana

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foto Matteo Truffelli1Di origini emiliane, succede al campano Franco Miano alla guida dell’Associazione per 6 anni

Il professore Matteo Truffelli è il nuovo Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana per il triennio 2014-2017. La nomina è stata comunicata oggi pomeriggio dal card. Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nel corso dei lavori dell’Assemblea generale dei vescovi italiani.
Il Consiglio permanete della Cei ha scelto il professore Matteo Truffelli all’interno della terna di nomi che il Consiglio nazionale dell’Azione Cattolica Italiana aveva indicato dopo la conclusione della XV Assemblea nazionale dell’Associazione.
Emiliano, 44 anni, è sposato con Francesca Bizzi e viva a Parma. È docente di Storia delle Dottrine politiche presso l’Università di Parma. Delegato regionale di Ac per l’Emilia Romagna negli ultimi due trienni (dal 2008 al 2014). Ha diretto l’Istituto per lo studio dei problemi politici e sociali “Vittorio Bachelet”, del cui Consiglio scientifico è attualmente membro.
Di seguito il saluto del neo presidente Matteo Truffelli e quello del presidente uscente Franco Miano.

“La fiducia che i nostri Vescovi hanno riposto nella mia persona – la dichiarazione del neopresidente – è la rinnovata espressione di quella «stima» e di quell’«affetto», di quella «simpatia e fiducia» con cui i nostri Pastori guardano all’Azione Cattolica Italiana, come ci ha ribadito il cardinale Angelo Bagnasco nella sua omelia del 3 maggio all’Assemblea nazionale. A tutti i nostri Vescovi mi sento di dire in questo momento che, come abbiamo scritto nel Messaggio finale della XV Assemblea nazionale dell’Ac «noi ci siamo, nei piccoli centri di mare o di montagna, come nei grandi conglomerati urbani, nei quartieri dove straripa il malaffare e nelle cittadine operose e produttive. Ci siamo per sostenere la ricerca di senso e speranza che alberga nel cuore di ciascuno. Ci siamo per costruire “sentieri di gioia” con i ragazzi, i giovani e gli adulti dei nostri territori. Ci siamo per testimoniare l’amore privilegiato di Dio verso chi si sente vinto dalle difficoltà, in particolare i giovani senza lavoro, le famiglie in crisi, gli anziani soli, gli immigrati sfruttati, i poveri senza speranza».
L’impegno che attende l’Associazione si colloca nel solco del cammino compiuto in questi anni. Sento forte la gratitudine per i miei predecessori, in particolare per Franco Miano, che ha vissuto il suo servizio associativo con straordinaria generosità, intelligente sapienza, profonda umanità e grande fede.
Desidero inoltre dire oggi il mio grazie all’Associazione, che fin da quando ero ragazzo mi ha accompagnato nella vita e nel cammino di fede. Rivolgo un saluto affettuoso a tutti i bambini, i ragazzi, i giovani e gli adulti che animano la vita delle parrocchie e delle città in tutto il Paese: il vostro impegno e la vostra testimonianza sono il segno più bello e il contributo più prezioso che l’Associazione può donare per il bene di tutti. (…) Un pensiero non può che andare, infine, al ricordo di Vittorio Bachelet, che esattamente cinquant’anni fa, in questi giorni, venne nominato alla presidenza generale dell’Associazione. Con lui vorrei dire che l’Azione Cattolica continua, come allora, ad esistere non per se stessa ma per «aiutare gli italiani ad amare Dio e ad amare gli uomini» (Scritti ecclesiali p. 1064)”.

 

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