Continuano a stupire le parole talvolta “improvvisate” ma forti di Francesco alla folla
“La pace si fa artigianalmente”. Con questa frase, pronunciata a braccio, il Papa ha riassunto, durante la catechesi dell’udienza generale di oggi, l’altro scopo del viaggio in Terra Santa: “Incoraggiare in quella regione il cammino verso la pace, che è nello stesso tempo dono di Dio e impegno degli uomini”. “Non ci sono industrie di pace”, ha ammonito il Papa: “La pace si fa ogni giorno, si fa artigianalmente e anche col cuore aperto perché venga il dono di Dio”. “L’ho fatto in Giordania, in Palestina, in Israele”, ha sottolineato il Papa ripercorrendo le tappe del viaggio: “E l’ho fatto sempre come pellegrino, nel nome di Dio e dell’uomo, portando nel cuore una grande compassione per i figli di quella Terra che da troppo tempo convivono con la guerra e hanno il diritto di conoscere finalmente giorni di pace!”. Per questo, ha spiegato, “ho esortato i fedeli cristiani a lasciarsi ungere con cuore aperto e docile dallo Spirito Santo, per essere sempre più capaci di gesti di umiltà, di fratellanza e di riconciliazione”. È lo Spirito, ha affermato il Papa, che “permette di assumere questi atteggiamenti nella vita quotidiana, con persone di diverse culture e religioni, e così di diventare artigiani della pace”.