Il sindaco Tommaso Sgueglia e un gruppo di cittadini sono stati insigniti del Cavalierato della Repubblica Federale di Germania per l’impegno assunto nell’edificazione della pace e nel ricordo della terribile strage nazista che sconvolse il paese
Ilaria Cervo/Vanna Battista – Venerdì 6 giugno 2014, l’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, Reinhard Schafers, ha conferito il Cavalierato dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania ai Signori Angelo Insero, Oreste Insero, Tommaso Sgueglia e Nicola Sorbo, rispettivamente presidente dell’Associazione Familiari Vittime di Montecarmignano, presidente dell’Associazione “Amici di Ochtendung”, Sindaco di Caiazzo ed ex Sindaco di Caiazzo.
Il conferimento del Cavalierato è un riconoscimento di enorme importanza che vuole senz’altro premiare il coraggio di chi ha creduto che tra Caiazzo ed Ochtendung (città della Germania in cui ha vissuto il boia della strage di Monte Carmignano, l’ufficiale tedesco Emden, ndr) si potesse costruire un ponte fatto di amicizia e di stima reciproca.
Alla cerimonia, tenutasi presso la sede dell’Ambasciata Tedesca in Roma, Villa Almone, hanno preso parte numerosi caiatini, tra cui alcuni familiari delle vittime della strage del 13 ottobre 1943, alcuni soci dell’Associazione “Amici di Ochtendung” e i membri di quello che fu “Il Comitato per il gemellaggio”, che si formò nel lontano luglio 1995 e che sostenne fin dagli albori il sogno di pace dell’allora sindaco di Caiazzo Nicola Sorbo.
Le parole dell’Ambasciatore hanno ripercorso le varie tappe che condussero al gesto di pace tra le due comunità ed hanno evidenziato la portata storica di questo Gemellaggio, nato su un fatto tanto drammatico quale fu il massacro di quei 22 innocenti.
L’Ambasciatore, insieme alla moglie Signora Mechthild Schafers, hanno auspicato che si possa sempre proseguire lungo la strada della pace.
Nell’ottobre del 1995, in occasione dell’anniversario della strage, una delegazione proveniente da Ochtendung si recò a Caiazzo per porre le basi di questo progetto tanto ambizioso. Per sottolineare l’importanza di ciò che stava per prendere forma, il Comitato scrisse una lettera indirizzata al Borgomastro Franz Schmitz, al Consiglio Comunale di Ochtendung e a tutti i Cittadini di Ochtendug. In questa lettera leggiamo: “Noi crediamo di aver individuato come obiettivi di questo gemellaggio il dialogo e il confronto tra le nostre culture… per stringerci intorno ai morti di Montecarmignano, uniti da un comune sentimento di commozione. Ci rendiamo conto che la vostra commozione ha qualcosa in più: ed è la difficoltà di esprimere, senza essere fraintesi, il profondo rammarico per quanto verificatosi ad opera di qualcuno che è stato Vostro concittadino.
Sostiene Wiesenthal: Hitler ha non solo ucciso milioni di ebrei e milioni di suoi avversari, ha distrutto moralmente anche milioni di Tedeschi e milioni di Austriaci, e questo per generazioni. Essere tra le vittime è terribile – ma ancora più terribile è far parte dei boia. Il nostro gesto, continua la lettera del Comitato, sia la speranza che le generazioni future non abbiano a conoscere la realtà della guerra. Forse è un’utopia: ma solo se si progettano utopie si può sperare che si realizzino i sogni”.
Ci piace riportare le parole di papa Francesco del 6 giugno 2014: «La pace è un dono di Dio ma richiede il nostro impegno. Cerchiamo di essere gente di pace nelle preghiere e nei fatti».