Ebrei, cristiani e musulmani si alterneranno nella preghiera. Al termine l’ncontro privato del Papa con i due rappresentanti politici
“La preghiera può tutto. Utilizziamola per portare pace al Medio Oriente e al mondo intero”. È il tweet lanciato oggi da Papa Francesco, insieme all’hashtag appositamente creato per l’incontro per la pace di domenica con i presidenti israeliano e palestinese: #weprayforpeace. Domenica 8 (domani), i presidenti Shimon Perese e Mahmoud Abbas arriveranno in Vaticano intorno alle 18 e il Papa li riceverà all’ingresso di Casa Santa Marta e s’intratterrà con loro per un breve colloquio nella hall, prima con l’uno e poi con l’altro. Alle 18.45 si unirà a loro il Patriarca ecumenico Bartolomeo.
La celebrazione di preghiera avrà luogo nei Giardini Vaticani (foto a destra), con inizio previsto alle ore 19. Ebrei, cristiani, musulmani, insieme, alterneranno preghiere a brevi momenti musicali. Al termine di ogni momento, una meditazione che sarà – rispettivamente – ebraica, cristiana e musulmana. Nell’ultimo momento, il Papa interverrà con la sua invocazione della pace e inviterà i due presidenti a fare altrettanto. Alla fine, ci sarà un gesto di pace, con la partecipazione di Bartolomeo. Infine il Papa accompagnerà il Patriarca e i due presidenti a piantare un ulivo. Dopo il saluto delle delegazioni, i protagonisti dell’incontro si sposteranno alla Casina Pio IV per un incontro privato.
Agensir