Sugli scudi Giuditta Gianfrancesco e i fratelli De Lellis. La Pro Loco Le Mura intanto si muove per il riconoscimento dell’unicità del formaggio locale, presso il Ministero delle Politiche agricole
La Redazione – Domenica presso Castel dell’Ovo a Napoli, nella “Sala Degustazione”,si è tenuta la premiazione delle aziende vincitrici del I concorso dei formaggi a latte crudo e del fieno della Regione Campania, organizzato dalla Giunta Regionale della Campania, Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali, Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Servizio Territoriale Provinciale di Napoli. Seppur si sia trattato della prima edizione, sono state numerose le aziende che hanno risposto all’appello: segno della volontà e dell’urgenza di promuovere sull’intero territorio regionale i prodotti di una tradizione gastronomica sana e genuina. I numeri non finiscono qui: sono stati presentati ben 150 tipologie di formaggi e fieni diversi, che com’è noto influenzano notevolmente il sapore del formaggio.
Ad aggiudicarsi un meritato riconoscimento – assegnato da una giuria qualificata – ben due forme di San Gregorio Matese che portano rispettivamente la firma di Giuditta Gianfrancesco e dei fratelli De Lellis, titolari questi ultimi dell’azienda Zootecnica Matesina.
I formaggi in questione hanno gareggiato in due categorie differenti aggiudicandosi entrambi il primo premio come Miglior formaggio di latte vaccino stagionato (Giuditta Gianfrancesco) e Miglior pecorino della Campania (f.lli De Lellis).
Ad accompagnare i vincitori anche la Pro Loco Le Mura di San Gregorio, l’ente locale a cui si deve l’impegno per il riconoscimento presso il Ministero delle politiche agricole dell’unicità di alcuni tra i formaggi prodotti nel piccolo borgo del Matese: pecorino e caciocavallo (fresco e stagionato), stracciata e ricotta secca (nota in paese come la Marsellina).
“Quello che cerchiamo di tutelare e farci riconoscere – spiega Giancarlo Spinosa della Pro Loco – è il disciplinare, la tecnica antica e unica per la lavorazione e stagionatura dei nostri formaggi. Vogliamo che il turismo locale sia garantito non solo dalla salubrità dell’aria e dalla bellezza dei luoghi, ma anche da ufficiali riconoscimenti legati alla buona cucina”.
E sembra che i presupposti ci siano tutti.