Home Chiesa e Diocesi Squille / Castel Campagnano. Tutta la comunità festeggia il nuovo oratorio parrocchiale

Squille / Castel Campagnano. Tutta la comunità festeggia il nuovo oratorio parrocchiale

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E’ stato intitolato a Giovanni Paolo II. L’oratorio, casa di tutti: occasione per gettare un ponte tra la chiesa e la strada

La Redazione – Poche centinaia di abitanti, ma un susseguirsi di eventi, iniziative, manifestazioni di vario interesse, sia ricreative che culturali, formative o gastronomiche. A Squille, nella piccola frazione di Castel Campagnano, la vita procede a ritmo sostenuto e l’inaugurazione dell’oratorio parrocchiale è un nuovo tassello che si aggiunge al già ricco patrimonio della comunità che i residenti curano e difendono.
Giovani e meno giovani, sono tutti coinvolti – attraverso le associazioni locali – nell’animazione del luogo, e in tutte le stagioni dell’anno, collaborando nel rispetto di ogni diversità e dei contributi che ciascuno può garantire.
IMG_5194Ieri pomeriggio, nonostante la pioggia violenta, la festa non è mancata: è stato personalmente il Vescovo, al termine della messa a benedire i locali dell’oratorio, seppur come lo stesso Mons. Di Cerbo ha sottolineato, “quella dell’oratorio, a Squille, è una mentalità ormai consolidata, e una prospettiva che con speranza ci aiuta a guardare al futuro”. Di fatti, da diversi anni, nel piccolo centro la parrocchia porta avanti la programmazione dell’Anspi (Associazione Nazionale San Paolo Italia) che fa degli oratori il centro propulsore dell’attività formativa e spirituale di molti giovani in tutta Italia.
Il nuovo centro, a pochi metri dalla chiesa parrocchiale della Madonna del Rosario, è stato intitolato a Giovanni Paolo II, il papa tanto caro ai giovani, e il motivo di questa scelta lo abbiamo chiesto direttamente al parroco, Don Andrea De Vico, che è anche il responsabile del Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile: “E’ proprio Giovanni Paolo II a chiarirci il valore di un oratorio quando afferma che esso è un’esperienza che ci introduce nella dimensione della catechesi: come imparare a vivere i contenuti della fede nella vita quotidiana; come pregare, nel lavoro, nel divertimento, nei giochi… L’oratorio, come ci ricorda sempre il Beato Giovanni Paolo II altro non è che un ponte tra le chiese e la strada, luogo in cui lasciare spazio soprattutto a chi è emarginato; esso è una casa con porte e finestre sempre aperte ad accogliere…”
Che l’oratorio sia la casa di tutti lo ha testimoniato la numerosa presenza di fedeli che ha preso parte alla messa e successivamente alla benedizione dei locali e alla festa: il senso di appartenenza alla comunità fa di questa frazione una vera e propria famiglia, dove ognuno, a seconda del proprio ruolo si spende per il bene di tutti.
Solo casualmente, l’evento di ieri pomeriggio è stato organizzato in occasione della solennità della SS. Trinità: un motivo in più per parlare di armonia, di unità, di scambio reciproco di doni e valori. E’ stato proprio il Vescovo, durante l’omelia ad indicare il senso di questa festa: “Essa ci parla di Dio e ci fa riflettere su ciò che di Dio ci ha rivelato Gesù” riproponendo il continuo confronto tra l’uomo e Dio perchè “più comprendiamo chi è Dio, meglio comprendiamo chi è l’uomo (…) Gesù ci dice che Dio è concretezza, è presenza nelle vicende degli uomini; è un Dio che ama e si fa servo. Ma Dio è uno: un’unità che nasce dal relazionarsi amorevole e armonioso tra Padre, Figlio e Spirito Santo.  Queste immagini di uguaglianza e unità, Dio le riflette sull’uomo” rivelando così che la diversità, come quella di ogni comunità, altro non è che una ricchezza se essa è spesa bene e messa in campo per il bene comune.
Presente alla messa e alla festa anche il sindaco di Castel Campagnano Giuseppe Di Sorbo, che in questa, come in altre numerose circostanze si è rende partecipe della vita del piccolo borgo; e con don Andrea e il Vescovo anche don Antonio Rigoni per lunghi anni parroco di questa comunità.
Qusta sera (16 giugno) alle 21.00 l’oratorio Giovanni Paolo II ospiterà la riunione per la costituzione del comitato per la festa patronale. Ecco…le attività (mai sospese) riprendono il loro corso.

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