L’assessore Stefano Giaquinto prospetta la soluzione: recinzioni, foraggiamento dissuasivo, abbattimento
Il numero di cinghiali che si avvicina alle abitazioni distruggendo recinzioni e coltivazioni è sempre più in aumento rappresentando un serio pericolo per l’agricoltura locale. Ad insorgere sono stati proprio gli agricoltori del territorio chiedendo alla Provincia di intervenire sul caso.
Stefano Giaquinto, assessore all’agricoltura ha risposto al loro appello partecipando ad un incontro martedì sera presso il Comune di Pietravairano.
la presenza di questo maiale selvatico non fa altro che minare un settore già gravemente provato che si attende adesso soluzioni concrete.
Un tempo la presenza dei cinghiali era contenuta ai soli boschi, alle zone più estreme e fitte di vegetazione, dove riuscivano a cibarsi molto più facilmente di ciò che gli alberi selvatici da frutta potevano garantire. Il loro avvicinamento ai territori abitati altro non è che la risposta ad una manipolazione del bosco e del suo habitat che lo stesso uomo ha operato, e senza dubbio al proliferare di questa specie.
In occasione dell’incontro l’assessore provinciale Giaquinto, ha fatto cenno ad una direttiva regionale che “è stata emanata e prevede i criteri per la prevenzione ed il contenimento dei danni da cinghiale, una direttiva che stabilisce i principali obbiettivi da perseguire ovvero: riduzione dello squilibrio ecologico venutosi a creare; Riduzione dei danni alle colture agricole dalle attività zootecniche; riduzione dei sinistri stradali conseguenti agli impatti con autovetture”. “Le modalità di intervento – aggiunge Giaquinto – sono colture a Perdere, recinzioni, foraggiamento dissuasivo, ultima ipotesi interventi selettivi di cattura e/o di abbattimento”. Un’attenzione mostrata dall’assessore provinciale che gli agricoltori hanno apprezzato, agricoltori che amplificano la loro richiesta di aiuto alla Regione Campania sperando di non dover rinunciare alla loro vita di sempre e alle loro uniche fonti di reddito, le colture e i terreni.
