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Piana di Monte Verna. L’intero paese festeggia i 50 anni di sacerdozio di don Giulio Farina

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In occasione di questo felice anniversario, verrà celebrata una messa presieduta dal Vescovo, sabato 5 luglio, alle ore 18.30 presso la parrocchia “Spirito Santo” di Piana di Monte Verna

La Redazione – Don Giulio Farina sabato festeggerà 50 anni di sacerdozio.
Nato il 21 agosto 1940 viene ordinato sacerdote nella Chiesa dell’Annunziata a Caiazzo da Mons. Tommaso Leonetti  (Arcivescovo di Capua e Amministratore Apostolico di Caiazzo dal 1963 al 1978) il 5 luglio 1964. Solo un anno prima, Il 5 luglio 1963,  era morto Mons. Nicola Maria Di Girolamo, che aveva seguito don Giulio nel periodo della sua formazione e che lo teneva in grande considerazione.
don-giulio-farina2Don Giulio compie i primi studi presso il seminario di Pompei e poi presso quello di Benevento. Si laurea in Teologia dogmatica, in Filosofia, e si licenzia in Diritto Canonico. Durante i primi anni di sacerdozio è rettore del seminario di Caiazzo e parroco a Fondola, frazione di Formicola. Dal 1971 è parroco a Piana di Monte Verna, ma nel frattempo gli viene affidata – seppur per periodi più o meno brevi – la responsabilità di altre parrocchie. A livello diocesano, tra le maggiori responsabilità che gli sono affidate è l’incarico di assistente unitario di Azione Cattolica.
Una vita dedicata interamente alla pastorale della Diocesi di Caiazzo, e in particolare a quella di Alife-Caiazzo nel momento in cui le due piccole realtà ecclesiali venivano unite in un’unica Diocesi.
Tutti lo ricordano al fianco dei vescovi che si sono succeduti nella nostra terra; lui, sempre nella veste di Vicario generale, primo collaboratore e uomo di fiducia di Mons. Angelo Campagna, Mons. Nicola Comparone, Mons. Pietro Farina e per alcuni mesi di Mons. Valentino Di Cerbo.
Sacerdote e amico di giovani, anziani, famiglie; tutt’ora, con lo stesso “giovane vigore”, il suo spendersi per i parrocchiani, o chiunque bussi alla sua porta è un segno inconfondibile del suo carattere, tanto socievole quanto riservato e discreto.
La sua esperienza di sacerdote e pastore, ne hanno fatto negli anni un punto di riferimento anche per i preti più giovani che sono entrati a far parte della famiglia diocesana, incarnando per molti di essi una figura paterna, giudiziosa e presente, severa al momento giusto, ma inevitabilmente simpatica.
don-giulio-farinaIl Vescovo, Mons. Valentino Di Cerbo ne parla con rispetto, riconoscendo il ruolo pastorale e sociale che don Giulio ha avuto e tutt’ora riveste per la Chiesa locale: “Don Giulio è un sacerdote irreprensibile; la sua presenza in Diocesi accanto a numerosi Vescovi ne fanno un punto di riferimento per tutti; la sua presenza tra di noi ci garantisce una memoria storica, che è sinonimo di identità culturale e spirituale per queste terre: la sua presenza custodisce un patrimonio di fede e di tradizioni che hanno fatto la storia diocesana e su cui la chiesa locale ancora si regge”. 
Don Giulio fu uno dei sacerdoti determinanti, accanto all’allora vescovo Mons. Campagna, nel momento dell’unificazione delle Diocesi di Alife e Caiazzo, spingendo e sostenendo l’unità di due chiese sorelle e facendosi promotore della pastorale comune che il Vescovo già da diversi mesi promuoveva. Così come fu determinante la sua presenza dopo la morte di Mons. Nicola Comparone, quando da gennaio a maggio 1998 don fu Amministratore diocesano fino all’arrivo di Mons. Pietro Farina.
“I suoi primi passi da sacerdote risalgono ai primi tempi del Concilio Vaticano II – ricorda Mons. Di Cerbo – quindi l’esperienza pastorale di don Giulio non può non portare con sé i grandi segni di cambiamento che il Concilio chiedeva alla Chiesa e al mondo laicale; ed è proprio nel rapporto con i laici impegnati, e con l’intero popolo di Dio che don Giulio ha speso bene il suo tempo migliore: il dialogo, la prossimità, la cordialità, la disponibilità, ma soprattutto il senso di partecipazione a cui ha educato le persone, oggi lo rendono per tanti sacerdoti un modello di umanità e missionarietà”.

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