La commissione tecnica regionale provvederà al recupero di edifici sacri, luoghi di culto e siti monumentali colpiti dal terremoto dello scorso 29 dicembre. A renderlo noto l’on. Sarro.
Comunicato – Nella seduta svoltasi nella tarda mattinata di oggi lunedì e presieduta dal responsabile tecnico del dipartimento dell’Economia – Autorità di Gestione del Por Fesr 2007-2013 Dario Gargiulo, la struttura regionale incaricata di monitorare la situazione del sisma del Matese ha definitivamente individuato i 13 interventi a farsi in favore degli immobili religiosi ubicati nel capoluogo piedimontese e nei centri limitrofi e dei siti storici e monumentali maggiormente colpiti dalla scossa di fine anno.
Alla presenza dei tecnici incaricati dalla giunta regionale della Campania, dalla Curia Vescovile della diocesi di Alife-Caiazzo, dalla Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologiei per le province di Napoli, Benevento e Caserta, dalla Provincia di Caserta e dal Ministro provinciale per i frati francescani, e dell’on.
Carlo Sarro, primo firmatario della mozione parlamentare approvata di recente che impegnava il Governo centrale a reperire i fondi necessari per le aree del terremoto, il tavolo tecnico ha dichiarato ammissibili i progetti relativi alle chiese di Piedimonte Matese, apartire dall’Ave Gratia Plena, le cui opere di recupero sono stimate in oltre 350 mila euro, e passando per la Basilica di Santa Maria Maggiore (180 mila euro), Chiesa di San Domenico (200 mila euro), Chiesa di San Giovanni (200 mila euro), Chiesa del Carmine (150 mila euro), agli edifici religiosi come la Curia Vescovile e la Casa canonica (350 mila euro), alla Cattedrale di Santa Maria Assunta di Alife per la quale occorrono 180 mila euro, e alle chiese di Castello del Matese, dalla principale di Santa Croce (250 mila euro) a quella di Sant’Antonio (150 mila) fino alla Confraternita di Santa Maria delle Grazie (80 mila euro).
Gli altri due interventi riguardano il complesso di Santa Maria Occorrevole in località San Pasquale, dove è indispensabile conservare in quel luogo la prestigiosa istituzione del noviziato, ed il palazzo Ducale sito nel cuore del centro storico di Piedimonte Matese, anch’esso danneggiato dal sisma, il cui piano nobile è di proprietà dell’Ente Provincia.
Ai singoli tecnici che hanno predisposto i progetti di riparazione erestauro, è stato dato di tempo fino alla prossima settimana per la consegna definitiva degli elaborati tecnici con l’esatta indicazione degli importi necessari alle opere di ripristino dei luoghi di culto, così fa poter dare poi la possibilità alla Giunta Regionale di adottare la delibera di assegnazione delle risorse e di approvazione dello schema del protocollo d’intesa che verrà poi sottoscritto con la Curia, la Soprintendenza, la Provincia ed il Ministro provinciale dei frati francescani, in qualità di titolari e proprietari dei beni di culto e storico- monumentali.
Grande soddisfazione a margine dell’incontro operativo per Sarro: “Ancora una volta va sottolineata la tempestività dell’intervento della Regione Campania e la tempistica davvero celere con cui la Giunta Regionale ha deciso di dare un segnale forte e concreto di attenzione verso il Matese all’indomani del terremoto di fine dicembre. I tecnici incaricati dovranno ora completare il proprio lavoro di progettazione entro la prossima settimana, consentendo così di procedere subito allo stanziamento delle risorse”.