Scritta tra l’affetto e i ricordi degli amici, è una canzone che appartiene a tutti
La Redazione | Pochi giorni sono trascorsi dalla scomparsa di Alessio Boni a Gioia Sannitica, mentre il dolore e la commozione si fanno ancora largo tra le ferite di una comunità. A trasporre in musica e versi l’affetto per Alessio ancora vivo in città ci ha pensato il giovane cantautore Giuseppe Iadonisi, che al caro amico 23enne ha dedicato una canzone nata “dalla rabbia, dal troppo dolore accumulato, dal sentimento”, dice Giuseppe, che non ha dato un titolo preciso al componimento: “L’ho chiamata semplicemente ‘Canzone per Alessio’, per tenerlo stretto nel ricordo, nella vita di tutti i giorni, nella musica, che rappresenta il mio mondo.”
Il file musicale, sotto forma di video, gira da qualche ora sui social network, ed ha già conquistato il cuore della rete per le dolci parole dedicate a una giovane vitta spezzata, un grande amico. “Mi sento legato particolarmente all’ultimo verso del testo, è quello che più vibra di emozione (Io ancora ti parlo, dal basso ti sento, dall’alto sorridi ed io…mi fermo). Per la scrittura ho cercato di dare spazio ai ricordi degli amici e ai loro pensieri, affinché la canzone avesse un pezzetto di ognuno di loro e quindi appartenesse a tutti.”
“Ale era una rarità, come lo era anche Massimo Mattei (giovane piedimontese vittima di un incidente qualche settimana prima, ndr). Sono eventi che ci fanno riflettere sul senso della vita e sulla sua brevità…siamo solo di passaggio qui!”
Il titolo alla canzone verrà in futuro, assieme ad un nuovo arrangiamento più discografico, ci dice Giuseppe: “Spero che possa lasciare un sorriso a chi la ascolta, vorrei che avesse un posto del cuore di tutti”. Ascoltarla sarà di certo un bel modo per ricordare un amico che non c’è più, e che tuttavia continua a vivere nei cuori di chi l’ha conosciuto.
Il file musicale, sotto forma di video, gira da qualche ora sui social network, ed ha già conquistato il cuore della rete per le dolci parole dedicate a una giovane vitta spezzata, un grande amico. “Mi sento legato particolarmente all’ultimo verso del testo, è quello che più vibra di emozione (Io ancora ti parlo, dal basso ti sento, dall’alto sorridi ed io…mi fermo). Per la scrittura ho cercato di dare spazio ai ricordi degli amici e ai loro pensieri, affinché la canzone avesse un pezzetto di ognuno di loro e quindi appartenesse a tutti.”
“Ale era una rarità, come lo era anche Massimo Mattei (giovane piedimontese vittima di un incidente qualche settimana prima, ndr). Sono eventi che ci fanno riflettere sul senso della vita e sulla sua brevità…siamo solo di passaggio qui!”
Il titolo alla canzone verrà in futuro, assieme ad un nuovo arrangiamento più discografico, ci dice Giuseppe: “Spero che possa lasciare un sorriso a chi la ascolta, vorrei che avesse un posto del cuore di tutti”. Ascoltarla sarà di certo un bel modo per ricordare un amico che non c’è più, e che tuttavia continua a vivere nei cuori di chi l’ha conosciuto.