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Piedimonte Matese crocevia del Jazz questo week end

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In arrivo un week end di grande musica a Piedimonte Matese, quando il 19 e 20 luglio, arriveranno nel Chiostro di san Domenico gli appuntamenti con le note del Teano Jazz, che quest’anno si è aperto a diversi comuni dell’Alto Casertano. con  decine di concerti tra il 17 e il 27 luglio.
Nicola Conte Jazz ComboDue le serate d’eccezione nel capoluogo matesino, con altrettanti appuntamenti al giorno, preceduti dalla Fa Re Musica Street Band, che porterà i ritmi jazz e swing per le vie del centro cittadino a partire dalle 18. Sarà poi la volta del duo composto da Pasquale Innarella al sax e Livio Minafra alle tastiere che alle 19 porteranno il jazz per la prima volta nella cornice del Teatro del Parco Archeologico del Monte Cila.
Alle 20.30 ancora la Street Band nel centro storico e, alle 22 gran finale nel Chiostro del Complesso di San Domenico, con Nicola Conte e il suo Jazz Combo. Si tratta di uno dei più celebri e innovativi jazzisti italiani che, accompagnato da un ensamble di sei grandi musicisti, dà vita a uno spettacolo di grande  jazz apprezzabile da tutti gli amanti della buona musica, in una dimensione profonda e ispirata.
Domenica ancora un doppio appuntamento: alle 19, al Teatro del Parco Archeologico del Monte Cila,  il “Dialogo” tra la contrabbassista Silvia Bolognesi e il trombettista Angelo Olivieri, ormai conosciuti come due personalità emergenti del jazz italiano; lei, che accompagna tanti musicisti americani,  qui si mette alla prova in un duo con la tromba di Olivieri dal suono jazzistico tipicamente swing, così naturale che lo catapulta direttamente nella tradizione americana.
Alle 22 grande chiusura, ancora nel Chiostro del Complesso di San Domenico, con “Il bidone” di Gianluca Petrella, un omaggio musicale di grande qualità al maestro Nino Rota, autore di tante colonne sonore felliniane e non solo, ma anche musicista di elevata caratura artistica. Petrella, accompagnato da un quintetto d’eccezione, ne propone un’ ampia selezione di brani, oltre quelli famosi, con il recupero di composizioni anche meno note ma non meno interessanti dal punto di vista della qualità musicale.

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