Home Arte e Cultura Formicola. La Chiesa di Santa Cristina torna al suo antico splendore

Formicola. La Chiesa di Santa Cristina torna al suo antico splendore

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«La riapertura della vostra chiesa madre rappresenta la consegna di un patrimonio di valori». Con queste parole Mons. Di Cerbo invita i fedeli presenti a cogliere il senso profondo che l’evento incarna per la comunità

formicola_chiesa santa cristina_restauroGiovanna Corsale – Si è svolta ieri la cerimonia di riapertura della Chiesa di Santa Cristina dopo il complesso lavoro di restauro durato circa un anno e finalizzato al recupero di alcuni elementi portanti, dei suoi elementi artistici, del sagrato, degli infissi.
L’evento è stato suggellato dalla messa celebrata da Mons. Di Cerbo, affiancato da Don Antonio Sasso, responsabile dell’Ufficio diocesano Arte Sacra e Beni Culturali e Mons. Alfonso Caso, parroco di Formicola.
I diversi interventi attuati hanno permesso alla chiesa parrocchiale di riacquistare l’aspetto di una volta, tornando ad essere un “tempio” di valori. Sul significato simbolico che ogni chiesa riveste per la sua comunità si concentra il messaggio del vescovo. «La riapertura al culto di una chiesa esprime sempre il rinnovarsi di una fede. Così, il fatto che oggi la vostra chiesa madre spalanchi di nuovo le sue porte al culto indica per voi la rievocazione di quella religiosità che ha infervorato gli animi dei vostri antenati. Da quella religiosità essi sono stati indotti a erigere  l’edificio dedicato a Santa Cristina, una ragazza che in virtù della sua propria umiltà ha saputo abbandonarsi completamente al Signore». Il simbolismo che ruota intorno all’edificazione di una chiesa va ricercato nel complesso di valori, non solo religiosi, che caratterizzano l’atteggiamento culturale del suo popolo. Quando un edificio ecclesiastico torna ad essere fruibile tale realtà valoriale si presenta nel suo aspetto rinnovato e degno di essere preso in custodia dalla generazione attuale.
«Quello di oggi è per Formicola un momento storico, che deve spingervi a riflettere sulla possibilità che vi viene concessa di sentire, con la mente e col cuore, la nostalgia del sentimento religioso che ha animato le intenzioni dei vostri padri».
Presenti alla cerimonia di ieri anche tutte le rappresentanze tecniche che si sono occupate dei lavori di restauro, i quali al  termine hanno illustrato le varie fasi in cui si è articolato il loro intervento.

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