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Alife / Piedimonte Matese. Suona la campanella per la Scuola del Viaggio – Summer school 2014

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A tenere la prima lezione della Scuola, giunta sul territorio con un’iniziativa della Banca Capasso, la “turista per caso” Syusy Blady

La Redazione – Ha avuto inizio sabato sera la Scuola del Viaggio, ad Alife, con la lezione introduttiva di Syusy Blady, nota turista per caso della televisione italiana. Cinque professori, ventiquattro studenti e una terra da scoprire, e dopo rivelare attraverso i racconti, le foto, i disegni che ne verranno fuori. E’ questa la scuola del Viaggio, approfondimento su una terra, i suoi luoghi e le tradizioni, le persone, i volti, i racconti degli anziani, le emozioni dei più giovani, tradotte in arte dal genio degli studenti che vi partecipano. Sono qui da ogni parte d’Italia, dalla elegante Torino, alla “rigorosa” valle altoatesina, attraversano mezza penisola, (non senza un legame con la Francia), e non per apprendere un mestiere, ma orientare le proprie scelte di vita. “Una scuola ad indirizzo vocazionale” così l’ha definita Claudio Visentin, presidente della Scuola del Viaggio, in apertura, dove ciascuno cerca di capire se stesso, misurando la propria voglia di maturare, e la capacità di confrontarsi in gruppo. Lezione d’apertura nella sala consiliare messa repentinamente a disposizione dall’Amministrazione comunale, seppur la Direzione del Museo avesse concesso l’utilizzo dell’anfiteatro romano, impraticabile a causa della pioggia del pomeriggio.scuola-viaggio-syusy-blady
Niente succede per caso. Quel che ho imparato viaggiando: Syusy Blady (di cui a giorni pubblicheremo un’interessante intervista) parla delle diversità che si scoprono viaggiando, ma soprattutto delle somiglianze – che talvolta sembrano prevalere – tra i popoli, anche a distanza di migliaia di chilometri gli uni dagli altri. Al centro della conversazione tra Syusy e  Visentin il successo della trasmissione televisiva Turisti per caso, e poi Velisti per caso che ha portato nelle case degli italiani un nuovo modo di intendere il turismo: la scoperta, la fatica di “conquistare” con la curiosità di conoscere un luogo remoto; o di guardare con rinnovato interesse e un’opinione diversamente intelligente un luogo ormai noto. Essere turisti per capire, dunque per crescere in umanità e conoscenza, ma soprattutto per accogliere verità che non appartengono alla realtà in cui si è quotidianamente calati. La presenza ad Alife della Summer School è casualmente coincisa con la festa di Sant’Anna: “un momento che conferma ancora una volta quanto le somiglianze superino le differenze”. Così Suysy Blady ha ricordato come la figura di una santa, o di una dea, madre di una madre ancor più importante e immagine-guida, sia una figura molto comune tra i popoli e come sia forte e sentito il legame con essa “Qualunque sia il suo nome…”. Perciò la festa alifana è diventata subito laboratorio di esperienza per gli studenti che tra le strade hanno compiuto il primo “saggio” tra i racconti e la tradizione locale. La giornata di domenica ha visto l’intero gruppo a lezione tra i monti del Matese e nella cornice dell’anfiteatro romano di Sepino.
In questi giorni, le lezioni si stanno tenendo nel territorio di Piedimonte Matese a seconda delle necessità di professori e alunni.

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