Anno della Parola e iniziazione cristiana per la comunità di Alife-Caiazzo, martedì l’inizio dell’anno pastorale in Cattedrale. Il vescovo Valentino Di Cerbo consegnerà ad ogni parrocchia un Evangeliario
La Redazione | La Diocesi di Alife-Caiazzo si riunisce in assemblea per la presentazione delle novità che la riguardano da vicino a partire già da questo mese: l’Anno della Parola, l’iniziativa di carattere biblico che coinvolgerà tutta la comunità fino a giugno, e le norme sull’iniziazione cristiana. Due progetti/itinerari corredati di numerose attività collaterali che in più momenti, e per l’intero anno pastorale, vedranno protagonisti numerosi uffici di Curia nell’organizzazione di iniziative culturali, spirituali, pastorali.
Partiamo dall’Anno della Parola: si tratta di un approfondimento biblico, un modo per riscoprire il dialogo tra Dio e l’uomo che nel Libro dei Libri abbraccia culture e saperi diversi, tradizioni secolari e storie millenarie, incontri di storie e amicizie umane. Assistiamo ai ripetuti appelli di Papa Francesco perché ogni giorno la Bibbia sia letta (“con ogni mezzo, anche sul tablet”) perché è attraverso quelle pagine che Dio parla all’uomo, attraverso di esse l’uomo ritrova se stesso e la risposta alle domande di senso; eppure troppe volte la vicinanza ai testi sacri si fa difficile perché è difficile capire . La formazione degli operatori pastorali, cioè le persone che affiancano i sacerdoti nella cura delle comunità, passa proprio da questa vicinanza, confidenza (da riscoprire) con la sacra scrittura. L’Anno della Parola sarà preghiera, ma anche studio. Infatti, attraverso la Scuola per operatori pastorali, ormai al IV anno di esperienza e che ha in programma l’approfondimento del Vangelo di Marco e della Lettera di Giacomo, si vogliono offrire agli operatori pastorali gli strumenti e le competenze per parlare di Dio, a partire dalla Bibbia.
A questa iniziativa si affianca la programmazione, nelle parrocchie, dei centri i ascolto (momenti di riflessione comunitaria a partire dalla lettura della parola di Dio) presso le abitazioni, riunendo diverse famiglie per un pomeriggio o una serata. L’Anno della Parola si concluderà con il Festival Biblico che per 3 settimane a Piedimonte Matese vedrà insieme volti e voci del mondo cattolico e laico intorno ai grandi temi biblici, indagando così il testo sacro da un punto di vista teologico, antropologico, filosofico e comunicativo.
Non solo eventi e programmazione ma anche revisione del normale quotidiano, di ciò che è da sempre: con le norme sull’iniziazione cristiana si guarda diversamente ai sacramenti del battesimo, della prima comunione e della cresima. Cambiano definitivamente i percorsi di formazione cristiana, non finalizzati al solo rito del sacramento da dare, ma ad una costante “presa in cura” delle persone, dai bambini ai giovani, agli adulti, alle famiglie. In Assemblea saranno illustrati i nuovi itinerari per i genitori che chiedono il battesimo per i propri figli e per i padrini; la catechesi per i bambini che riceveranno la prima comunione e per le rispettive famiglie; i nuovi percorsi riservati ai giovani che scelgono di fare la cresima: attraverso le attività formative la Diocesi intende promuovere nelle parrocchie presenze di adulti e giovani responsabili, desiderosi di contribuire alal crescita e all’animazione di essa per farne un centro di vita e un laboratorio di idee destinate agli uomi e le donne delle piccole realtà civili del nostro territorio. In una parola, missionarietà, impegno ad uscire e raccontare – con la vita – la gioia del Vangelo, gioia di una vicinanza e un dialofo perenne tra Gesù Cristo e l’umanità.
Il secondo appuntamento diocesano è per martedì 14 ottobre, alle ore 19.00 in Cattedrale ad Alife. Come da tradizione, ogni anno, nel giorno della dedicazione della Cattedrale, la Diocesi inizia solennemente l’anno pastorale che questa volta si carica di un significato a causa delle iniziative sopra indicate: al termine della messa, Mons. Valentino Di Cerbo, consegnerà ad ogni parrocchia un Evangeliario in segno del profondo legame tra Dio e l’uomo a cui guarda l’intera programmazione pastorale annuale.