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Vicenda centrale a biomasse ad Alife. Giuseppe Avecone attacca i fratelli Cappello ma rassicura i cittadini del Matese

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“La responsabilità di difendere il Matese è di tutti i Sindaci dell’Alto Casertano”. Per il momento è scongiurato il pericolo del progetto energetici firmato Asi

giuseppe avecone_presidente  domenico zinzi
Il sindaco di Alife Giuseppe Avecone con il Presidente della Provincia Domenico Zinzi

Abbiamo raggiunto al telefono il sindaco di Alife Giuseppe Avecone in merito alla vicenda “centrale a biomasse” che dilaga sul web e che nelle ultime settimane ha allertato  i cittadini dell’area matesina e chiamato in causa i rappresentanti politici del territorio, trai  primi ad avere la responsabilità di tutelare (non solo di promuovere) il territorio.
“Il comune di Alife non è stati mai informato in via ufficiosa o ufficiale di un simile progetto”. Così Avecone chiarisce la sua posizione attribuendo la responsabilità del progetto all’allora presindente dell’Asi, Piero Cappello. “La patente politica di questa mossa – continua Avecone – è da attribuire al sindaco di Piedimonte Vincenzo Cappello, fratello di Piero, e a capo del più popoloso e importante centro cittadino del Matese”. Parole dure quelle di Avecone che lasciano intendere la volontà di rimanere estraneo ad una simile iniziativa ipotizzando, qualora un progetto a biomasse dovesse coinvolgere altri centri del Matese, una sfrenata opposizione.
“Ho appurato del progetto dell’Asi solo attraverso la stampa” continua il Sindaco. “Rimane il fatto che la decisione di autorizzare o meno la costruzione di un impianto nella zona industriale di Alife spetterebbe in ultimo solo al Comune”.
Esclude per il momento ogni possibilità concreta di realizzare la centrale tanto discussa, ma guardando in prospettiva, Avecone apre ad una diversa possibilità mirata ad un utilizzo diverso dei rifiuti: “La realizzazione di una centrale elettrica oggi avrebbe dei costi eccessivi visto anche il notevole calo degli incentivi”. Nella veste di consigliere provinciale, ruolo che ricopre da alcuni mesi, afferma di essersi interessato alla vicenda “rifiuti” per i comuni dell’Alto Casertano, studiano e valutando alcune possibilità di stoccaggio: “Sarei ben favorevole invece ad un piccolo impianto riservato a pochi comuni del nostro territorio e a poche tonnellate da smaltire, che anzicchè produrre energia elettrica immetta direttamente nella rete gas e metano”.
Un primo chiarimento è stato dato. Resta tuttavia l’amarezza per una collisione che tra primi cittadini rischia di danneggiare equilibri politici che facciano il bene del territorio.

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