Il trasferimento di 15 impiegati della Consorzio della Valle Telesina all’Ente di Piedimonte graverà sulle case di quest’ultimo con conseguenze negative per tutti. Così si esprimono i dipendenti
In allegato al presente comunicato, il documento integrale di dichiarazione dello stato di agitazione permanente, redatto e sottoscritto dai 23 dipendenti interni del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano a margine dell’assemblea tenuta nei giorni scorsi e convocata d’urgenza a seguito dell’avvio del procedimento, da parte della Regione Campania, per il trasferimento presso l’Ente che ha sede in Piedimonte Matese dei 15 impiegati amministrativi del disciolto Consorzio di Bonifica della Valle Telesina, con annessi arretrati stipendiali, che ammontano a circa 14 mensilità, e contributi mai pagati ai vari Enti previdenziali e pensionistici per oltre 7 milioni di euro.
Cifra questa che, nella malaugurata ipotesi dovesse gravare sulle casse consortili, comporterebbe un aumento di almeno il 30% dei ruoli per gli oltre 26 mila agricoltori, e minerebbe in maniera grave e irreparabile le finanze del Sannio Alifano, ente in fase di risanamento grazie all’opera portata avanti in questi ultimi tre anni e mezzo dall’amministrazione presieduta dal Prof. Pietro Andrea Cappella (nella foto).