Per lei una borsa di studio voluta dagli italiani residenti a Lucerna
La Redazione – Federica Cavicchia orgoglio italiano all’estero ha ricevuto da poco un importante borsa di studio che le permetterà di studiare, ma soprattutto continuare a giocare nella Nazionale di calcio femminile under 17. La sua famiglia è originaria di Prata Sannita, ma come molti italiani soprattutto conterranei hanno trasferito in Svizzera la loro residenza e il sogno di un futuro migliore. Anche Federica ha sognato, ma fin da subito ha guardato all’Italia, il Paese che sente nel cuore.
Dopo diversi anni di impegno calcistico nella squadra della sua città Kriens, e dopo una gara disputata proprio a Roma, il talento di Federica viene notato e la convocazione della Figc è alle porte. Così il suo esordio in Nazionale poco più di un anno fa.
La vicenda che l’ha coinvolta nell’ultimo mese ha il sapore di “casa”, di “italianità”, e vi sveliamo perchè. Gli italiani residenti a Lucerna – la squadra in cui adesso gioca – hanno organizzato una partita amichevole con tra la squadra locale la la squadra femminile dell’Inter, con tanto di cena e festa. Lo scopo dell’evento è stato quello di raccogliere una cifra sufficiente – donata a Federica – per consentirle di studiare privatamente purchè resti nella Nazionale italiana. Federica, come numerosi sportivi impegnati agonisticamente – soprattutto in giovane età – fanno i conti con la necessità di studiare e l’impossibilità di seguire corsi e lezioni come tutti i coetanei. E quindi la necessità di studi privati.
La vicenda che l’ha coinvolta nell’ultimo mese ha il sapore di “casa”, di “italianità”, e vi sveliamo perchè. Gli italiani residenti a Lucerna – la squadra in cui adesso gioca – hanno organizzato una partita amichevole con tra la squadra locale la la squadra femminile dell’Inter, con tanto di cena e festa. Lo scopo dell’evento è stato quello di raccogliere una cifra sufficiente – donata a Federica – per consentirle di studiare privatamente purchè resti nella Nazionale italiana. Federica, come numerosi sportivi impegnati agonisticamente – soprattutto in giovane età – fanno i conti con la necessità di studiare e l’impossibilità di seguire corsi e lezioni come tutti i coetanei. E quindi la necessità di studi privati.
“Essendo molto orgogliosi di me – ci ha raccontato la giovane federica, ormai un amica per noi di Clarus – voluto organizzare questa festa, che, devo dire, è stato un successo: vi hanno partecipato 300 persone e grazie al loro generoso contributo non solo mi è stato consentito di proseguire gli studi, ma sostenere le spese della festa. L’affetto e la disponibilità tra noi italiani che viviamo all’estero è straordinaria!”
A premiare Federica direttamente Elena Tagliabue, presidente della squadra femminile dell’Inter e moglie di Beppe Baresi (fratello di Franco)e il dirigente della stessa squadra Gianni D’Ingeo.
L’italianità continua a farsi strada, nello sport e nella solidarietà. E che non sia solo un felice fatica degli italiani all’estero!