“L’uomo si crede il Re e le guerre continuano”. Parole severe quelle pronunciate dal Santo Padre in occasione della festa di Ognissanti
Agensir – “L’uomo si impadronisce di tutto, si crede Dio, si crede il Re: e le guerre che continuano…”. Così il Papa, nell’omelia della Messa celebrata questo pomeriggio al cimitero del Verano di Roma, ha raccontato quello che gli è accaduto poco prima della liturgia. “Quando in sacrestia ho guardato le fotografie di 71 anni fa – ha detto riferendosi alle foto dei bombardamenti del 1943 – ho pensato: questo è stato tanto grave, tanto doloroso”. “È niente in comparazione con quello che oggi accade!”, ha sclamato il Papa, citando “le guerre che continuano non precisamente a seminare un quadro di vita”. “È l’industria della distruzione”, ha commentato. “È un sistema anche di vita”. Ha aggiunto: “Quando non si distruggono, si scartano: i bambini, gli anziani, i giovani senza lavoro…”.
“Adesso incomincia il freddo”, ha ricordato: “Quanti poveri ci sono che devono fuggire per lasciare la vita nei loro villaggi, sono disperati, vivono in tende, sentono freddo, senza medicine, affamati, perché il Dio uomo si è impadronito del mondo”. “Ma chi paga la festa?”, si è chiesto Francesco: “Loro, i piccoli, i poveri, quelli che da persone sono finite in scarto: e questo non è storia antica, succede oggi, in tutte le parti del mondo”.