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T. Tasso, Qual rugiada o qual pianto (1580)

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innamorati in giardino
Innamorati in giardino, Charles Edward Perugini

Qual rugiada o qual pianto,
quai lacrime eran quelle
che sparger vidi dal notturno manto
e dal candido volto delle stelle?
e perché seminò la bianca luna
di cristalline stille un puro nembo
a l’erba fresca in grembo?
perché ne l’aria bruna
s’ udian, quasi dolendo, intorno intorno
gir l’aure insino al giorno?
fur segni forse de la tua partita,
vita della mia vita?

Quanta sofferenza può arrecare il distacco dall’amata?
Il tempo sembra fermarsi, ma il battito del cuore invece incede all’impazzata, tormentato com’è dalla nostalgia che pian piano avanza.

Lei sta per andare, come foglia caduca d’autunno, e il pensiero della sua imminente partenza è così crudele da causare un dolore consapevole, che acquista sembianze cosmiche fino a riflettersi nelle membra di una natura complice.

 

1 COMMENTO

  1. Sentimenti così profondi dell’animo umano ,anche se provati in epoche diverse, fa pensare che potenzialmente ci sono nell’uomo ,basta tirarli fuori,in tutte le epoche.

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