Sia in famiglia che in società uomo e donna apportano un contributo essenziale, motore propulsivo del bene e fonte di bellezza
Agensir – “Quando parliamo di complementarietà tra uomo e donna non dobbiamo confondere tale termine con l’idea semplicistica che tutti i ruoli e le relazioni di entrambi i sessi sono rinchiusi in un modello unico e statico”. Lo ha detto il Papa, che nel discorso ai partecipanti al Colloquio interreligioso ha fatto notare che la complementarietà, tema dei lavori, “assume molte forme, poiché ogni uomo e ogni donna apporta il proprio contributo personale al matrimonio e all’educazione dei figli. La propria ricchezza personale, il proprio carisma personale, e la complementarietà diviene così di una grande ricchezza.
E non solo è un bene, ma anche è bellezza”. “Nel nostro tempo il matrimonio e la famiglia sono in crisi”, ha osservato il Papa, secondo il quale “viviamo in una cultura del provvisorio, in cui sempre più persone rinunciano al matrimonio come impegno pubblico”. “Questa rivoluzione nei costumi e nella morale – ha ammonito – ha spesso sventolato la bandiera della libertà, fra virgolette, ma in realtà ha portato devastazione spirituale e materiale a innumerevoli esseri umani, specialmente ai più vulnerabili”.