Tutela della biodiversità, green economy e sviluppo del territorio matesino sono gli obiettivi principali del progetto
La Redazione – L’istituzione di un Parco Nazionale del Matese, oltre a garantire la corretta gestione delle ricchezze naturali, arrecherebbe vantaggi significativi alle comunità locali.
Questa è l’idea sposata dagli esponenti di Legambiente, i quali sono concordi sul fatto che la zona compresa tra le province di Campobasso, Isernia, Benevento e Caserta sia ricca come poche altre e che pertanto sia necessario proteggerlo interamente. Prolifico sia per fauna che per flora, il Matese costituisce un campo aperto a studi e sperimentazioni da parte di naturalisti, geologi, scienziati e geografi, come dimostrato nel momento della fondazione di un parco regionale sul versante campano (1993). La presenza di un’area protetta insistente solo sull’area campana e attivo solo a partire dal 2002 rappresenta un controsenso piuttosto grave se si considera che invece il versante molisano risulta completamente scoperto. La creazione di un Parco “per” il Matese permetterebbe quindi di ricucire in modo definitivo questa discrepanza, assicurando protezione alle specie faunistiche e floristiche di entrambi i lati, ed inoltre sarebbe possibile attuare una strategia amministrativa unica. Le stesse popolazioni locali potrebbero trarre benefici enormi dal progetto di fondazione di un Parco Nazionale del Matese, proprio in un momento complicato come quello attuale dal punto di vista occupazionale. Sarebbero tanti infatti i settori sui quali puntare soprattutto a favore dei giovani (agro-alimentare, turismo, cultura, ecc.).
Da ciò scaturisce l’intenzione di dare vita ad un dibattito pubblico con le comunità appartenenti al territorio del parco e ad intercedere presso il Governo per tradurre in realtà.
Alleghiamo il manifesto per l’istituzione del Parco Nazionale del Matese redatto da Legambiente.