“Si resta estasiati a guardarla”. L’incanto della Natività nella tela del pittore marchigiano
di Francesca Costantino – Sperando di non apparire miscredente, a me sembra di aver “vissuto” la scena descritta dal quadro tante volte, almeno tante quante le nascite che ho salutato con una piacevole visita. Ho ritrovato costantemente la medesima gioia nell’accogliere il dono divino ma soprattutto nel presentarlo a quanti accorrevano per il personale benvenuto. Il dipinto di Federico Barocci mostra chiaramente una Natività.
Risale al 1597 ed è esposto presso le collezioni madrilene (Museo del Prado). Il pittore, di origini marchigiane ed esponente della scuola manierista, realizza questa tela per il suo principale mecenate: Francesco Maria II della Rovere, duca di Urbino. Si resta estasiati a guardarla. La scena, caratterizzata da un’inconsueta inquadratura e da un delicato ma vivace colorismo, esprime un’intimità così calda e naturale, un’affettività così semplice e spontanea, da desiderare per un momento di essere all’interno del dipinto: all’uscio della stalla, insieme ai curiosi pastori, incitati a varcarlo da un felice ed emozionato San Giuseppe che con il braccio disteso e l’indice della mano sinistra indica il miracolo di un figlio che amerà incondizionatamente, anche senza la “qualifica” di padre ; accanto a Maria, inondata di luce, mentre dolcemente allarga le braccia per accogliere la luminosa e disarmante bellezza di Gesù e ribadire, ancora una volta, il suo essere umile strumento nella realizzazione del piano salvifico divino e di vita.