Per il Santo Padre sarà un anno molto intenso che avrà come tema portante la “vita consacrata” per la Chiesa mondiale
Vincenzo Corrado – Un anno ricco di appuntamenti. Il 2015, appena iniziato, il terzo di Pontificato di Papa Francesco, si annuncia già fitto d’impegni, tra viaggi, Concistoro per la creazione di nuovi cardinali, Sinodo ordinario sulla famiglia – che completerà il lavoro di quello straordinario, svoltosi nello scorso ottobre. Enciclica sulla custodia del Creato… Senza dimenticare il lavoro del Consiglio di Cardinali per la riforma della Curia e l’agenda – chiamiamola così quotidiana – del Pontefice: la Messa a Santa Marta, gli incontri vari, le udienze del mercoledì, gli Angelus della domenica.
Il 2015 porta con sé anche un pensiero particolare, voluto da Francesco, per i consacrati e le consacrate. Domenica 30 novembre 2014 è, infatti, iniziato l’Anno per la vita consacrata, indetto dal Pontefice per ringraziare i religiosi e le religiose per il contributo offerto alla vita della Chiesa e rilanciarne la missione. La conclusione di questo Anno speciale, che s’ispira all’Esortazione “Vita Consecrata” di San Giovanni Paolo II, è fissata per il 2 febbraio 2016.
Se la vita consacrata sarà il leitmotiv dei dodici mesi per la Chiesa mondiale, l’appuntamento su cui ci sarà massima concentrazione sarà senz’altro il Sinodo ordinario sulla famiglia (Vaticano, 4-25 ottobre), cui il Papa sta anche dedicando le catechesi del mercoledì. Ed è proprio in quella del 10 dicembre che ha spiegato cosa è il Sinodo. “Non è un parlamento – ha detto -, viene il rappresentante di questa Chiesa, di questa Chiesa, di questa Chiesa… No, non è questo… Il Sinodo è uno spazio protetto affinché lo Spirito Santo possa operare; non c’è stato scontro tra fazioni…, ma un confronto tra i vescovi, che è venuto dopo un lungo lavoro di preparazione e che ora proseguirà in un altro lavoro, per il bene delle famiglie, della Chiesa e della società. È un processo, è il normale cammino sinodale”. Certamente camminerà sui binari sinodali anche il Concistoro del 14 febbraio per la creazione di 20 nuovi cardinali, annunciati domenica 4 gennaio al termine dell’Angelus. Dei 20 nuovi porporati, 15 sono elettori da 14 nazioni diverse, 2 gli italiani – monsignor Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, e monsignor Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo – 5 sono invece arcivescovi e vescovi emeriti, che, ha detto il Santo Padre, “si sono distinti per la loro carità pastorale nel servizio alla Santa Sede e alla Chiesa”. Grande, dunque, è l’attesa per il Concistoro, come grande lo è per la nuova Enciclica del Pontefice – la seconda dopo la “Lumen Fidei” – che sarà dedicata alla custodia del Creato. Per la prima volta nella storia della Chiesa un’Enciclica affronterà il tema dell’ecologia, termine da intendere però non in termini riduttivi; quindi sarà molto di più di un’“Enciclica verde”.
Venendo ai viaggi internazionali del Papa: il calendario è già particolarmente denso. Imminente è il viaggio apostolico – il settimo internazionale – in Sri Lanka e Filippine (12-19 gennaio). “La frontiera dell’Asia – ha spiegato padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana – è importantissima. Il suo predecessore non aveva potuto recarsi in Asia. Questi grandi viaggi di Papa Francesco dicono una rinnovata attenzione della Chiesa verso questa porzione predominante dell’umanità di oggi e di domani. È una delle grandi frontiere della Chiesa del nostro tempo, e Papa Francesco ce la indica con questi suoi viaggi entusiasmanti”.
Un altro viaggio, già ufficializzato, è quello negli Stati Uniti in occasione dell’Incontro mondiale delle famiglie previsto a Philadelphia dal 22 al 27 settembre. Il Papa probabilmente ne approfitterà per recarsi anche al Palazzo di Vetro dell’Onu a New York e a Washington per una visita al presidente Barack Obama alla Casa Bianca. È da decidere invece – ma al momento sembra incerta – una tappa in Messico. Previste nell’arco dell’anno anche tre tappe in America Latina: Ecuador, Bolivia e Paraguay. E, forse, anche un viaggio in Africa: c’è molta attesa in Uganda.
Riguardo ai viaggi in Italia, sono già fissati quelli a Napoli e Pompei il 21 marzo, a Torino il 21 giugno per l’ostensione della Sindone e il bicentenario di don Bosco, a Firenze in novembre per il quinto Convegno ecclesiale nazionale previsto dal 9 al 13. Nel 2015 proseguirà, infine, il lavoro del Consiglio di cardinali, soprannominato C9. La prossima plenaria si terrà dal 9 all’11 febbraio. Il lavoro del C9, ci spiega il segretario monsignor Marcello Semeraro, “è impegnativo e intenso; i cardinali operano con speditezza, ma non con fretta, per la serietà della cosa. Seguendo lo stile, indicato e abitato da Papa Francesco; uno stile che rinnova per l’uomo l’antica storia del Samaritano: prossimità, cura e custodia”.
Ed è proprio questo stile, che i diversi impegni del Papa propongono alla “Santa Madre Chiesa” – espressione così cara a Bergoglio – chiamata come sempre a un sostegno particolare: la preghiera. Francesco continua a chiederlo questo sostegno. E la sua richiesta non può essere disattesa in un anno ricco di appuntamenti come il 2015. Sarà questo il modo per rendere più leggera l’agenda papale e sentirsi parte di un’unica famiglia: la “Santa Madre Chiesa”.
fonte Agensir